VARESE «Oddio cosa mi dice, sono via e non sapevo. Questa è una notizia terribile, Claudio era un grande amico, lo stimavo moltissimo». È affranto Renato Pozzetto, che apprende da noi la notizia della scomparsa di chi ha portato nel mondo il nome delle moto varesine.
«Lui ha dedicato l’intera vita ai motori, aveva una passione viscerale, ha continuato una tradizione gloriosa vivissima dalle nostre parti. Amava le sfide complicate, la velocità, lo andavo a trovare spesso e mi mostrava i progetti e le moto.
Addirittura sono stato ospite del suo team per due Parigi-Dakar, facevamo il soccorso veloce con le moto», ricorda l’attore lavenese. «Possiedo tuttora una Mv Brutale, aspetto la “Tre cilindri”, mah, la vita non è mai benevola. Ho avuto da poco un grave lutto in famiglia, ora anche Claudio se ne è andato, vedrò di organizzarmi per andare avanti».
Parole affettuose per chi ha saputo riportare l’azienda ai vertici mondiali con i marchi Cagiva e Mv Agusta, quest’ultimo resuscitato con geniali intuizioni, vengono anche da Toto Bulgheroni, che con Castiglioni condivise la passione per il basket.
«Perdo un amico, e uno dei miei primi sponsor alla Pallacanestro Varese. Aveva una passione trascinante, era una persona a modo, timido e piuttosto riservato nella vita di ogni giorno, però sempre disponibile e gentile. Da un po’ non ci si frequentava per gli impegni di ognuno, però il mio ricordo è quello di una cara persona».
Martino Bianchi lavorò fianco a fianco di Claudio Castiglioni per sedici anni, dal 1992 al 2008, in qualità di addetto stampa, quando il marchio Husqvarna era di proprietà della casa di Schiranna.
«Un grande imprenditore, con una fantastica intuizione sul prodotto e un amore spropositato per la moto. Cinquantacinque dei settantotto titoli mondiali vinti da Husqvarna nella sua storia, sono merito suo. Aveva un grande carisma personale, era un trascinatore, affascinava chi si trovava a collaborare con lui. Sempre molto disponibile, amava i giovani e lo sport, trasmetteva una incessante voglia di fare». Unanime il cordoglio all’Univa: «Claudio Castiglioni è stato un imprenditore coraggioso, che non si è mai arreso di fronte alle difficoltà. Impegnato su più fronti imprenditoriali, è stato tuttavia nel settore motociclistico che ha saputo particolarmente contribuire a tenere alta la fama dell’industria italiana e varesina nel mondo. Le motociclette prodotte alla Schiranna sono divenute un must per gli appassionati delle due ruote. Claudio Castiglioni merita dunque di essere ricordato come uno dei più efficaci messaggeri del made in Italy».
Mario Chiodetti
s.bartolini
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