Arriva l’inverno e i senza tetto incrementano il numero dei cartoni, speriamo che qualche organizzazione “umanitaria” gli dia un pasto almeno tiepido e un paio di guanti di lana possibilmente non buccati.Quando comincia a calare la temperatura gli “amministratori” con “viva e vibrante” sorpresa e slancio propagandistico dicono “oohps e i senzatetto? Perchè non nelle caserme abbandonate – spazi immensi che finalmente possono essere destinate a un uso intelligente e usati per dare una stanza un tetto
uno spazio per scaldarsi a chi ne ha bisogno, senza crepare per strada o in stazione! Nelle caserme ci sono i servizi, le cucine eccetera. Eh, ma non ci sono i soldi. Beh, come per tante altre cose che li si vadano a prendere da quegli amministratori che si prendono da 20 a 30.000 euro al mese, o a quelli che per scaldare uno scranno di potere recepiscono emolumenti esagerati. A chi ruba non pagando le tasse.
Ettore Meroni
C’è chi ai senza dimora bada sempre, in ogni giorno dell’anno. Organizzazioni civili e religiose. Esiste un mondo dell’assistenza e della solidarietà di cui si parla poco e che opera molto.
Naturalmente anche questo mondo, che vive della munificenza e della carità, soffre della crisi, ha meno risorse, fatica ad adempiere agli obblighi che s’è dato. Quelli che possono, hanno l’occasione d’aiutarlo. Proprio nei giorni scorsi è venuto un appello in tal senso dalla chiesa locale. Quanto al resto, è vero che il patrimonio inutilizzato (o male utilizzato) dallo Stato potrebbe essere usato meglio. Lo si potrebbe anche vendere, e con il ricavato incrementare la funzione sociale cui la mano pubblica è tenuta. Il nuovo governo ha annunciato l’intenzione di muoversi in tal senso. Idem a proposito del taglio d’insostenibili privilegi e della pratica d’una tosta severità fiscale. Attendiamo di verificare la capacità di tradurre le intenzioni in pratica, e intanto assistiamo a inedite scoperte di malcostume: chissà se il nostro è davvero un Paese che ne potrà guarire.
Max Lodi
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