Il federalismo non ci salva dall’assistenza al Sud

Da Lamezia Terme il Presidente della Repubblica ha, per l’ennesima volta, rispolverato il ritornello sull’unita nazionale. In parole povere, il Settentrione non dimentichi il Meridione, il quale a sua volta deve affrancarsi dalla condizione di essere ostaggio del malcostume amministrativo colluso con la camorra. La solita manfrina del «mortificato e povero Sud» dove il maggior sviluppo è dato dalle organizzazioni criminali. Segnali di risveglio li danno imprenditori e studenti, per lo più lasciati soli per interferenze varie. Le forze dell’ordine tanto bistrattate e mal pagate stanno facendo un consistente lavoro di repulisti, che spesso viene però vanificato per interventi di una parte della magistratura o dalle interferenze politiche. Il Presidente può stare tranquillo, il Sud continuerà beneficiare delle più svariate forme di assistenzialismo che  "il

voto di scambio’’ garantirà da quelle forze politiche fondatrici di tale "protocollo". Il cosiddetto federalismo fiscale al quale ora si è aggiunta la dizione costituzionale sarà sempre il pozzo di San Patrizio al quale il Meridione potrà attingere per soddisfare la cronicità della sua sete. È da Teano che funziona, quindi dove sta il problema? Quanto prima si ripresenterà l’emergenza "monnezza" campana, dal momento che la cultura civica per una raccolta differenziata è del tutto ignorata. Anzi non sanno nemmeno «che vol dì». C’è poco da sperare se si tien conto di quanto dichiarò un napoletano intervistato sul problema. Ma chi mi paga questa differenziata? In Inghilterra si direbbe «no comment», con meno fair-play da noi un «vaffa…» sarebbe il "commento" più significativo ed eloquentemente espressivo.

Gaetano Banfi

(f. a.) Caro Banfi,
qui si tratta di mettersi d’accordo una volta per tutte sul significato di federalismo. Se è, come dovrebbe essere, una riforma che serve a unire e non a dividere il Paese, è inutile continuare a lamentarsi dei problemi delle esigenze del Sud, ma bisogna anzi sperare che il federalismo sia una leva per risolverli. Se per federalismo si intende, come spesso capita, benessere del Nord a scapito del resto del Paese, si ha un senso distorto del federalismo. Ed è inutile illudersi. Perché una riforma del genere non passerà mai in Parlamento.

p.marengo

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