Il fuoco della Tradizione di Sant’Eusebio accende l’estate di Casciago

Dalla fiaccola partita da Vercelli all’accensione del pallone votivo: la festa di Sant’Eusebio unisce fede, comunità e suggestione, coinvolgendo anche i paesi vicini in uno degli appuntamenti più sentiti del territorio varesino

A Casciago ha preso il via la festa di Sant’Eusebio, uno degli eventi più attesi dell’estate dai residenti e non solo. Giovedì 31 luglio, con l’arrivo della fiaccola portata dai volontari della comunità pastorale di Sant’Eusebio, sono ufficialmente cominciati i festeggiamenti.

Il viaggio della fiaccola ha avuto inizio al mattino da Vercelli, città di cui Eusebio fu il primo vescovo, e si è concluso nel tardo pomeriggio con l’arrivo a Casciago. Il momento più emozionante della serata è stato l’accensione del pallone votivo davanti alla chiesa dedicata al santo patrono, un gesto simbolico che segna l’inizio dei riti e delle celebrazioni.

Il perchè del pallone votivo

Il pallone votivo, spesso acceso durante cerimonie religiose, simboleggia il martirio e la vita del santo che si consuma per la fede. Il fuoco, che si propaga dal pallone, rappresenta il cuore ardente del santo per Cristo e il sacrificio della sua vita, un’offerta a Dio. Il pallone simboleggia anche Cristo, luce che illumina gli uomini con la verità della fede.

Nonostante sia un appuntamento radicato nella tradizione casciaghese, la festa ha richiamato anche numerosi visitatori dai comuni vicini, attratti dall’atmosfera suggestiva e dalla forza aggregante di una manifestazione che unisce spiritualità, identità e convivialità. L’accensione del globo, in particolare, rappresenta un rituale fortemente sentito, capace di emozionare ogni anno grandi e piccoli.