Il fuori Expo è qui. E noi siamo pronti

Matteo Fornara, direttore del Padiglione dell’Ue: «In programma 200 appuntamenti scientifici». Ccr e Camera di Commercio partner per portare a Ispra e sul territorio eventi, congressi e turisti

– «L’Unione Europea è un’opportunità al servizio dei cittadini»: lo dice con orgoglio e certezza Matteo Fornara, direttore del padiglione dell’Unione Europea ad Expo 2015.
Un padiglione che sarà di fronte a Palazzo Italia e sarà curato dal Centro Comune di Ricerca di Ispra, terza location dopo Bruxelles e Lussemburgo, ma senza pari nel suo essere luogo di visite assolutamente interessante con tutti quei laboratori e progetti che vanno avanti.

Expo sarà la «più grande occasione della storia del Ccr» riconosce Fornara e la provincia di Varese è pronta a cogliere un’opportunità straordinaria per tutto il suo territorio.
Lo sa bene la Camera di Commercio di Varese, realtà attiva e dinamica che è già stata al fianco del Centro di Ricerca nell’organizzazione del grande evento a maggio dell’anno scorso, a Villa Ponti, quando sono arrivati a Varese i commissari generali Ue per la partecipazione ad Expo. Tre, sostanzialmente, le azioni di impatto sul territorio che il direttore Fornara cita: portare a Ispra i visitatori dell’evento universale, semplici cittadini ma anche scolaresche (tantissime le adesioni già registrate) con tour e visite giornaliere nel corso della settimana per mostrare loro, stando perfettamente in tema Expo, la ricerca sul cibo che il Centro Comune svolge. Ci saranno bus ad hoc per il tragitto Milano – Ispra.

Il Padiglione Ue diretto da Fornara (seconda azione di impatto) cerca, inoltre, mille volontari giovani (dai 18 ai 30 anni) per l’accoglienza dei turisti e il funzionamento dello stesso padiglione dove saranno coniugati tradizione e innovazione scientifica «attraverso la storia fumetto di Alex e Silvia, agricoltore lui e ricercatrice lei, che saprà coinvolgere emozioni», evidenzia il direttore.
Infine, l’organizzazione di eventi in collaborazione con la Camera di Commercio di Varese.
La parte scientifica che il Ccr dovrà

e saprà lasciare in eredità comporterà «circa 200 appuntamenti scientifici fuori dal sito Expo, da tenere in Università a Milano, nel sito di Ispra e in altre location attorno a Varese». Ancora una volta la provincia dei laghi giocherà un ruolo preponderante così come l’ente camerale, prezioso partner del Centro Comune di Ricerca, che metterà a disposizione gli spazi e le sale di cui dispone, a Varese città così come a Busto Arsizio con Malpensafiere.
«Dall’inizio dell’anno abbiamo notato un cambio di passo importante: l’Unione Europea si sta svegliando, sta percependo il grande evento che sarà l’Esposizione universale e noi dobbiamo dare ampia visibilità alla provincia di Varese, direttamente confinante con il sito Expo», annota Matteo Fornara.

C’è dunque soltanto da impegnarsi, proprio come stanno facendo Camera di Commercio e Ccr di Ispra, non sito nucleare come qualcuno ancora pensa ma Centro di ricerca assoluto in Europa con duemila persone che vi lavorano di cui i tre quarti ricercatori e scienziati.
Sicurezza alimentare, cambiamenti climatici che influiscono sui raccolti e lotta contro gli sprechi alimentari sono argomenti su cui si lavora nel Varesotto. A pieno titolo temi dell’Esposizione universale.