Il “giallo” di via Pacinotti «Dopo i clochard le lucciole»

«Una signorina in minigonne e pantaloni che passeggiano lungo la via». Un modo un po’ complesso per non pronunciare la parola prostitute in consiglio comunale. Il giro di parole è di Giuseppe De Bernardi Martignoni (Pdl) e la segnalazione riguarda, ancora una volta, la zona di via Pacinotti.

Qui si trovano vecchi edifici dismessi dalle ferrovie, all’interno dei quali hanno trovato ricovero alcuni senza fissa dimora di origine rumena. Noti tanto alle forze dell’ordine quanto ai cittadini che frequentino il centro: si tratta di quelle persone che vivono di questua e si accompagnano con dei cuccioli di cane.

La loro presenza a Madonna in Campagna ha suscitato le proteste dei cittadini. Che ora si lamentano anche per la presenza di «questa signora che la sera passeggia lungo viale Milano». Di qui l’invito rivolto al sindaco Edoardo Guenzani affinché la Polizia locale tenga sotto controllo questa zona.

Un’area che sembra davvero senza pace. Un paio di settimane fa, sempre in consiglio comunale, il leghista Matteo Ciampoli aveva sollevato un problema relativo un immobile residenziale abbandonato in via Pasubio, strada che incrocia via Pacinotti.

Secondo il padano, l’edificio era diventato un rifugio per senza tetto. Dopo pochi giorni la proprietà aveva murato gli accessi. In quell’occasione la Polizia locale aveva effettuato un sopralluogo ma non aveva trovato elementi che lasciassero supporre la presenza di clochard.

Che invece sembrano aver scelto le vecchie officine ferroviarie. In compagnia di una passeggiatrice. E i residenti protestano.

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