Il governo e i cittadini tartassati

Per dirla con Montanelli, delle due l’una. O la crisi è veramente gravissima e allora la casta deve tagliare il costo dei partiti (un affronto alla volontà popolare aver reintrodotto il finanziamento nonostante il referendum). Oppure la crisi è un trucco per spillare il sangue a Pantalone rassegnato e convinto; e poi usare i quattrini senza controlli. Karzhai ha affermato che con in soldi degli italiani ricostruirà l’Afghanistan. Grazie signor Monti, succhiasangue senza confronti. Che per i bustocchi farsi vampirizzare da un varesotto, sostenuto da politici che pensano solo ad arrivare alla succulenta pensione, è pure più doloroso.

Carlo Castiglioni
Busto Arsizio

I bustocchi, come i varesini, sono stati vampirizzati da sprechi durati per decenni. Che la politica ha praticato, e la società consentito. Chi ha fornito le chiavi del Paese a quelli che l’han portato fuori strada?
Nessuno pensa d’assumersi la responsabilità d’aver dato il voto a quanti ne han fatto pessimo uso? Siamo sicuri che la volontà popolare sia sempre stata ignorata e rimossa, e non invece semplicemente resa disponibile e disponibilmente adoperata? Quanta parte degl’italiani crede che l’Italia debba per davvero cambiare, e non invece rimanere com’è, lasciando a ciascuna casta il suo potere e i suoi privilegi? Abbiamo idea di che cosa sia l’autocritica, e proviamo ogni tanto ad esercitarla? Queste sono le domande che si poneva Montanelli, consapevole che fossero assolutamente retoriche. Accademiche. Inutili. Perché la storia aveva dimostrato proprio l’inutilità di governare gl’italiani, un popolo affezionato all’individualismo, all’anarchia, alla furbizia eredati dal lungo passato di dominazioni stranieri. Nessuno assicura che si possa cambiare una così radicata tradizione, però nessuno vieta di pensare che un coraggioso tentativo abbia possibilità di riuscita. Anche se agli occhi velati dal nostro antico e tenace irregolarismo Monti sembra il “Marziano a Roma” raccontato da Ennio Flaiano.

Max Lodi

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