Gli italiani non vogliono fare certi lavori, non sanno fare sacrifici. Poi una nota pizzeria affigge un cartello dove si cercano lavapiatti. Si presenta un italiano di 40 anni disponibile alla mansione senza neppure chiedere a quanto ammonti la retribuzione.
Domanda del titolare: «Ha esperienza nel settore, sa utilizzare una lavastoviglie industriale?». «Credo che dopo una settimana di lavoro e con qualche spiegazione non dovrei aver problemi nel svolgere il compito da “ingegneri nucleari”(questo è un commento che aggiungo io)». Risposta del pizzaiolo: «Ah no, cerchiamo gente che abbia almeno due anni di esperienza nel ruolo».
Morale: se sei italiano e accetti di svolgere qualsiasi tipo di lavoro devi avere un’esperienza decennale, se invece sei un profugo o un extracomunitario che a mala pena conosci dieci parole d’italiano e una lavastoviglie non l’ha mai vista sarai assunto perché probabilmente hai delle doti nascoste o una genetica particolare che ti permette di lavorare da subito e magari senza rompere le scatole riguardo la sicurezza sul lavoro, i contributi, o le assicurazioni Inail.
Massimo Puricelli
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