Il liceo linguistico Manzoni di Varese ha dato un forte impulso alla propria offerta formativa investendo in modo mirato nell’innovazione tecnologica, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Al centro del progetto c’è il rinnovamento della didattica delle lingue, con l’introduzione di metodologie interattive e immersive capaci di favorire lo scambio culturale e linguistico tra studenti di diverse nazionalità.
Uno degli esempi più significativi è il progetto “Una finestra sul mondo”, che consente agli studenti di partecipare a lezioni internazionali in tempo reale. Si tratta di veri e propri “Erasmus virtuali”, nei quali le classi del Manzoni seguono attività didattiche simultanee insieme a scuole di Finlandia, Francia, Spagna, Irlanda e Germania. Attraverso piattaforme digitali avanzate, i ragazzi possono confrontarsi con coetanei europei, migliorando le competenze linguistiche e ampliando lo sguardo su culture e sistemi educativi diversi.
«Lo scambio linguistico, spiega il dirigente scolastico Francesco Maieron, non avviene più solo in presenza, ma si estende grazie alle connessioni digitali, che arricchiscono l’esperienza formativa. Le attività non riguardano solo la lingua, ma anche contenuti culturali e storici, in un’ottica CLIL».
Un altro pilastro dell’innovazione è rappresentato dall’utilizzo della realtà aumentata. Il liceo ha introdotto 46 visori che permettono agli studenti di vivere esperienze immersive, rendendo l’apprendimento delle lingue più coinvolgente. Attraverso ambienti virtuali realistici, gli studenti possono simulare conversazioni in contesti quotidiani, come piazze o luoghi pubblici di città straniere, interagendo con avatar madrelingua.
«Il visore consente di superare la lezione frontale tradizionale, sottolinea Maieron, e di coinvolgere gli studenti in situazioni pratiche, dove la lingua viene appresa nel suo contesto culturale e sociale». L’uso di queste tecnologie è stato esteso anche ad altre materie curricolari, sperimentando modalità di insegnamento innovative e trasversali.
L’attenzione all’internazionalizzazione riguarda anche il corpo docente. Ogni anno, sette-otto insegnanti partecipano a programmi di formazione all’estero, con esperienze di “job shadowing” in scuole europee. Nel 2025 alcuni docenti hanno svolto periodi di osservazione e confronto in Finlandia, Spagna e Francia, entrando in contatto diretto con metodologie didattiche differenti. «Questa formazione, racconta il dirigente, ci permette di acquisire nuove competenze e di riportarle concretamente nelle nostre aule».
Gli investimenti del PNRR hanno inoltre consentito l’acquisto di carrelli mobili con computer portatili, utilizzabili in tutte le classi. I dispositivi, connessi in rete e ricaricabili direttamente in aula, rendono possibile una didattica digitale diffusa e flessibile. «Abbiamo scelto di puntare su tecnologie realmente utili, precisa Maieron, evitando sprechi e concentrandoci su strumenti che migliorino l’esperienza di apprendimento, rendendola più dinamica e accessibile».
Guardando al futuro, il Liceo Manzoni intende proseguire su questa strada, ampliando ulteriormente le collaborazioni internazionali e potenziando le dotazioni tecnologiche. Sono già in fase di progettazione nuovi programmi di mobilità, anche fisica, per gli studenti, con l’obiettivo di rendere l’istituto un punto di riferimento per l’innovazione educativa a livello non solo nazionale ma europeo.
«Grazie ai fondi PNRR stiamo compiendo un vero salto di qualità, conclude il dirigente, portando la scuola in una dimensione internazionale e altamente tecnologica, dove l’apprendimento è sempre più esperienziale, interattivo e globale».













