Il magistrato: “Una morte che mi rattrista profondamente”

REGGIO CALABRIA «La notizia della morte di Alessandra Sgarella mi rattrista profondamente». Lo ha detto all’Ansa il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri. Il magistrato ha appreso della scomparsa dopo avere incontrato i giornalisti per riferire i particolari dell’arresto del latitante Francesco Perre, l’ultimo dei componenti della banda che sequestrò l’imprenditrice milanese ancora libero, condannato in via definitiva per il rapimento a 28 anni di reclusione.«Quando abbiamo appreso della morte di Alessandra Sgarella – ha aggiunto Gratteri – siamo passati da un momento di serenità e soddisfazione per l’arresto di Perre ad una sensazione di grande tristezza pensando alle sofferenze ed alle umiliazioni che hanno subito questa donna e la sua famiglia nel corso dei nove mesi di sequestro e negli anni a

seguire. L’arresto di Perre e la morte di Alessandra Sgarella ci hanno riportato con la mente alla triste stagione dei sequestri di persona. La Calabria, proprio a causa di quel periodo terribile, negli anni ’80 e ’90, è stata marchiata come la terra dei sequestratori».«Alessandra Sgarella – ha detto ancora Gratteri – è stata una delle ultime vittime dei sequestri di persona gestiti dalla ‘ndrangheta, che ha poi abbandonato questo tipo di reato essenzialmente per due motivi. I sequestri di persona erano meno convenienti rispetto al traffico di cocaina, molto più redditizio sotto l’aspetto della rapidità e della quantità dei guadagni. E poi perchè il blocco dei beni delle famiglie dei sequestrati ha reso più difficile e complesso il pagamento dei riscatti».

m.lualdi

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