«Il miglior acquisto? Si chiama Bulgheroni»

Il Cavalier Renzo Cimberio si è goduto la vittoria su Caserta, e parla di tutto

Il giorno dopo una vittoria è di coloro che camminano per strada ad un metro da terra, magari canticchiando, per chi va al lavoro con il sorriso stampato sulle labbra, per chi ancora non riesce a togliersi di dosso l’adrenalina e l’emozione di essere tornati nel Tempio, per chi pensa e sogna già lo scherzo a Milano domenica prossima. Sì, torniamo con i piedi per terra, ma questa sensazione di gioia e di piacere non ci scivola via così in fretta.

Speriamo di viverne tanti di lunedì del genere. La stesse positive vibrazioni le ha provate anche il Cavalier Renzo Cimberio, puntuale sulla sua seggiola dietro la panchina anche domenica, presenza rassicurante, irrimediabilmente sedotto da quel grande amore che è la Pallacanestro Varese. La telefonata del giorno dopo è come un piacevole incontro ad un tavolo al bar, in cui si parla e si discute di qualsiasi cosa, di ciascun giocatore, dei giovani e dei più scafati, delle sorprese e delle conferme.


Concedetemi una premessa: finalmente siamo ritornati a vedere il basket giocato, e quando viene giocato dalla squadra del cuore è sempre un piacere. Perché fa un effetto diverso che vedere una partita per televisione, è tutta un’altra cosa. Poi se c’è di mezzo la squadra che uno tifa, è un piacere ancora maggiore. Io non venivo al palazzetto dalla fine del campionato scorso, ho trovato tanti amici che mi hanno accolto bene con amicizia con simpatia. Dunque, una bella domenica.


La partita è stata buona, perché prima di tutto abbiamo portato a casa due punti che sono già molto importanti a mio avviso. Dopo la sconfitta contro Sassari, era fondamentale riuscire a rialzarsi già domenica contro una Caserta che, dopo aver battuto Reggio Emilia, si pensava fosse una squadra veramente agguerrita. Nulla da togliere a loro, sia chiaro, ma era importante per noi prendere i due punti, è stata una vittoria tosta. Diciamo di buon auspicio perché domenica andremo a Milano, questa è una situazione veramente difficile. Chiaro, c’è sempre la speranza ma è difficile vincere con loro.

Una buona squadra, di cui conosciamo tanti giocatori, mentre alcuni sono una novità. Mi ha fatto piacere rivedere Kangur, il capitano Cavaliero, Ferrero, Campani, ma anche il playmaker americano che già era passato da queste parti, Eric Maynor. Mi ha davvero fatto piacere rivederlo. Poi, come detto, ho visto i nuovi che mi hanno fatto una impressione positiva. Certamente ci sono ancora molte migliorie da portare, anche perché fisicamente qualche “vecchio” come Kangur, Cavaliero, Bulleri e lo stesso Maynor mi è sembrato un po’ fuori condizione ancora. Anche perché non hanno più 18 anni come i più freschi, però hanno fatto il loro dovere. Sono sicuro, ad esempio, che quando Maynor tornerà in forma vedremo un signor basket. Poi c’è Eyenga, che è davvero stupendo, un piacere da veder giocare, perché quando va in attacco è davvero difficile da fermare, ha doti fisiche e di pallacanestro che sono rare da trovare. Incanta il pubblico, regala entusiasmo ai compagni e ai tifosi.


Direi molto bene nel complesso tutti quanti: ho visto questo Pelle, bravo e giovanissimo e dunque con poca esperienza, che ha saltato, stoppato e fatto canestri davvero ragguardevoli. Su Johnson nulla da dire, molto bravo, così come l’altro lungo, Anosike. Ci vuole per tutti del tempo per lavorare e per entrare in sintonia nel modo migliore, ma la strada mi sembra giusta, mi sono sembrati tutti bravi ragazzi con delle doti. Anche l’altro play, Avramovic, è giovane e quindi con una esperienza limitata, l’ho visto entrare in campo inizialmente con del timore, quasi avesse paura di tutto quel pubblico. Poi adagio adagio si è ripreso e ha fatto belle cose, ad esempio il canestro finale. Nel complesso mi è sembrata una buona squadra, ci vuole del tempo affinché i giocatori possano amalgamarsi al meglio e fare buone cose. Lasciatemi aggiungere un’altra cosa…

La mia convinzione è che le partite che giocheremo in Champions League siano molto valide, sia che si perda sia che si vinca. Perché valgono molto di più delle classiche amichevoli di metà settimana che si farebbero altrimenti. I giocatori avranno la possibilità di imparare anche dalle squadre avversarie, un insieme di cose che verranno molto utili ai nostri ragazzi, spero in bene.

Domenica l’ho detto direttamente allo stesso Bulgheroni: per me è il migliore acquisto che il Varese basket abbia fatto quest’anno. Gli ho detto proprio così, perché credo sia la verità, lui è un uomo valido, di cui Varese aveva bisogno. Sono felice che abbia preso la decisione di essere in società.


Ho avuto modo di conoscerlo e mi ha fatto un’ottima impressione. Siamo stati a pranzo assieme, abbiamo parlato di tante cose e mi ha dato l’idea di essere una persona che se ne intende. Soprattutto mi è sembrato molto gentile, educato, sa quello che deve fare.


Non parliamo di Moretti, perché sappiamo già tutti benissimo quanto vale il nostro coach.


Per vari impegni di lavoro non ho avuto ancora modo di andare ad incontrarli, ma sicuramente ci sarà l’occasione prima che inizi la stagione di andare a trovarli, per ritrovare i vecchi e per conoscere i nuovi.