Il ministro visita il Sacro Monte La accogliamo tra caos e multe

VARESE La bella giornata porta il ministro Paola Severino in gita al Sacro Monte. Attesa per oggi, la titolare del ministero di Giustizia ha deciso di anticipare la visita. «a la sorpresa gliel’ha fatta Varese. Il Sacro Monte preso d’assalto dai pellegrini si è trasformato in un serpentone di macchine in coda tra clacson strombettanti, automobilisti infuriati e vigili impegnati a dirigere il traffico indisciplinato. L’anticipo di primavera di ieri ha spinto i varesini ad uscire dal letargo invernale e affollare il Sacro Monte. Complice anche la prima edizione delle Giornate dei Musei Ecclesiatici, con ingresso gratuito al Museo Baroffio, in molti hanno deciso di fare una gita sulla via Sacra. Fin dalle prime ore del pomeriggio, cercare di raggiungere la prima cappella risultava un’impresa. Le macchine parcheggiate ai lati della strada rendevano difficile lo scorrimento del traffico ed è stato necessario richiedere l’intervento della polizia locale per sbloccare la situazione. Quasi trecento persone sono entrate al Museo Baroffio

e del Santuario nell’arco del pomeriggio. Molte provenienti da Milano e dall’hinterland. A cui vanno aggiunti i pellegrini varesini che hanno fatto una passeggiata sulla via Sacra. E a sorpresa, anche il ministro Paola Severino ha deciso di visitare il nostro patrimonio Unesco. In realtà, la presenza di Severino in città era prevista per oggi, ma essendo una vista in forma privata, la ministro deve aver forse deciso di anticipare la gita a Varese. «È sempre la stessa storia – sbotta il parroco, don Angelo Corno – la gente viene per ammirare le nostre bellezze ma è costretta a tornare indietro perché qui non ci sono parcheggi. È una vergogna e ci fa sempre fare una pessima figura con i turisti». Chissà cosa avrà pensato il ministro Severino salendo verso il Sacro Monte. Non avrà certo avuto problemi di parcheggio, ma di sicuro non avrà avuto una bella impressione della gestione che la nostra amministrazione fa del patrimonio Unesco.

s.bartolini

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