«Il mio Varese? Gruppo, tifosi e spirito. Scapolo debutta e pensa al suo papà»

Il ds Giorgio Scapini alla fine dell’andata: «Pensavamo di girare a 35 punti, ne abbiamo 39. Più di così... Indimenticabile l’abbraccio della gente all’esordio di Besozzo. Melosi ha cementato l’ambiente»

Il girone di andata s’è chiuso domenica in modo sontuoso per il Varese che, battendo 4-1 il Lomellina, ha dato l’ennesima prova di forza di un campionato che pare ormai senza storia. I più scaramantici si toccheranno, facendo gli scongiuri, ma gli undici punti di vantaggio sulle seconde – Arconatese e Verbano – sono un abisso che sembra davvero incolmabile. La lunga pausa invernale va comunque sfruttata al

meglio per farsi trovare pronti il giorno della ripresa: la prima gara del 2016 è fissata per domenica 17 gennaio, alle ore 14.30, quando al Franco Ossola arriverà il Verbano. Intanto è in corso il calcio mercato, che ha già portato in biancorosso l’attaccante Luca Piraccini. La campagna acquisti dei dilettanti si chiuderà alle 19 di giovedì. Ci saranno altri botti? L’abbiamo chiesto al direttore sportivo Giorgio Scapini.

Valuteremo se ci saranno opportunità clamorose ma l’idea è di restare così come siamo per non caricare troppo la rosa.

Siamo stati logici: all’uscita di Pià ha fatto eco l’entrata di Piraccini. Un altro acquisto ce l’abbiamo già in casa e si tratta di Francesco Gazo che, purtroppo, non abbiamo potuto schierare negli ultimi mesi a causa della frattura al perone. Però è rientrato da poco e su di lui contiamo molto per affrontare il girone di ritorno. È ovvio che quando una squadra vince non va stravolta. Escluderei, per il momento, altre entrate, sempre che non ci sia qualche occasione clamorosa. Valuteremo i giocatori in base all’età, alla prospettiva e ovviamente staremo attenti al budget.

Nel suo ruolo è fondamentale giocare con continuità e a Varese è un po’ “chiuso”: fra poco rientrerà Cavalcante e Becchio è già maturo.

La risposta è relativa visto che di fatto nei dilettanti non esiste il concetto di prestito perché, alla fine di ogni stagione, l’articolo 108 prevede lo svincolo automatico dei giocatori sopra i 25 anni, e per i più giovani bisogna capire quali sono gli accordi presi. Diciamo che chi lascerà il Varese adesso sarà tenuto sotto nostra osservazione. Il discorso vale per Leonardo come per altri.

Pacifico: anche lui è “chiuso” e interessa al Saronno.

La cessione di Ferrara non è così scontata: Melosi ci tiene ad averlo nel girone di ritorno. E poi lui arriva dalla Reggiana, club professionistico: in questo caso il mercato si apre a gennaio.

E chi non lo sarebbe con 39 punti conquistati, 12 vittorie, tre pareggi, nessuna sconfitta, il miglior attacco e la miglior difesa? Pensavamo di girare a quota 35. Sinceramente non potevamo fare di più.

Guai, invece, a crederlo. Se pensassimo di aver già vinto il campionato sarebbe la nostra rovina. Fino a quando la matematica non ci consegnerà la promozione dobbiamo mantenere ai massimi livelli l’intensità per ripartire al meglio dopo la pausa invernale. L’avvio del girone di ritorno è infatti ricchissimo di insidie.

Il Verbano è un cliente scomodo che verrà subito al Franco Ossola con orgoglio per tentare di dimenticare la partita dell’andata, quando aveva perso con noi 6-0. Poi ci sono due trasferte consecutive da prendere con le molle, a Vigevano e in casa del Fenegrò, a cui seguirà il difficile impegno con il Legnano. È un ciclo duro per cui serve massima attenzione.

La prima vittoria a Verbano e l’abbraccio con una tifoseria entusiasta accorsa in massa a vedere la nostra trasferta d’esordio. Poi il successo a Legnano, una svolta, come il successivo 2-1 all’Arconatese sul campo di Solbiate Arno. Ma non mi dimentico neppure i tre pareggi con Mariano, Trezzano e Tradate: il primato passa anche da queste tre partite su cui abbiamo riflettuto molto.

Il nostro allenatore è attento a queste cose che fanno gruppo, cementandolo. Andrea è nipote di Cristiano, centrocampista che ha giocato anche in Serie A, ed è rimasto orfano. Su Facebook ha ricordato il papà che lo assiste dal cielo. L’attenzione nei confronti di questi straordinari ragazzi è tutto per noi.