Museo del Tessile, il biglietto da visita di Busto per l’Expo. Ma su cui la città deve davvero puntare di più.
«Si tratta di una struttura spettacolare, assolutamente da valorizzare» secondo le associazioni che la utilizzano. E il Comune sta investendo un milione e mezzo di euro per ridare smalto a quello che molti bustesi chiamano “il Castello”.
Inaugurato nel 1997 sulle ceneri degli ex capannoni del Cotonificio Bustese, la cui attività era cessata nel 1978, il complesso del Museo del Tessile comincia ad avvertire i primi segni del tempo. Ecco perché già dal 2010 Agesp Servizi, con l’allora amministratore delegato , aveva messo a punto un progetto di restyling complessivo della struttura e del parco
circostante. Ora questa ristrutturazione è iniziata, con il primo lotto di lavori da mezzo milione di euro, che comprende il rifacimento delle coperture (soggette ad infiltrazioni di acqua), la riqualificazione delle sale gemelle, con nuove pavimentazioni e la creazione di una cucina attrezzata dove oggi c’è il palco della “sala delle feste”, infine la pavimentazione del giardino quadrato.
Nei prossimi due lotti, previsti per il 2015 e il 2016, si punta al rifacimento dei camminamenti esterni, che oggi sono in più punti disconnessi, e alla riqualificazione del Parco, dai giochi per i bimbi all’ex pista di ghiaccio (da convertire al pattinaggio a rotelle).
L’obiettivo dichiarato è migliorare il decoro e i servizi della struttura, che si presta per una molteplicità di usi, dagli eventi pubblici ai matrimoni, dalle feste ai convegni, al di là del Museo del Tessile e della Tradizione Industriale, che copre solo una parte degli spazi, e dell’Agorà della Scherma, ricavata nella parte sul retro, che dà sul posteggio di via Isonzo.
, il fondatore della band celtica Gens d’Ys e direttore artistico di Bustofolk, manifestazione che da giovedì occuperà gli spazi di via Volta per dieci giorni, è convinto che il Museo del Tessile meriti una valorizzazione, non solo a livello strutturale ma anche come marketing territoriale: «Si tratta di una struttura spettacolare, unica in provincia di Varese, ideale per gli eventi – sottolinea Crespi – non vediamo l’ora che venga sistemata per poterla rendere ancor più attrattiva».
Bustofolk è uno degli eventi che finora ha sfruttato meglio le potenzialità del Museo: il prossimo anno il festival interceltico entrerà a far parte del calendario Expo 2015, proiettando così anche la struttura di via Volta nel “fuorisalone” della grande kermesse internazionale milanese.
Sarà il biglietto da visita di Busto Arsizio di fronte a visitatori attesi in Lombardia da tutto il mondo.
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