L’entusiasmo è il pane quotidiano della giovinezza, di cui il Varese Calcio si ciba ogni singolo giorno. Non sta mancando nell’aria di Masnago, dagli spalti al campo fino alle stanze dirigenziali. Il Varese vola perché ha le ali per farlo, e non si vuole fermare. Sul sintetico di Vittuone, gli uomini di Melosi scendono in campo oggi per mantenere la leadership in testa alla classifica, e se possibile per aumentare il gap tra sé e le inseguitrici.
In campionato i biancorossi non hanno mai perso, dimostrando di essere la squadra da battere. La prestazioni e l’entusiasmo sono cresciuti giorno dopo giorno in maniera direttamente proporzionale, tanto da sorprendere anche uno degli artefici di questo miracolo, il presidente Gabriele Ciavarrella. Prima di addentrarci nelle faccende di campo più tecniche, dedichiamo un po’ di parole alla crescita della realtà del Varese Calcio. Intercettiamo il presidente in pieno pomeriggio mentre passeggia per il centro di Varese: «Sono molto contento, direi che con una giornata così, non potrebbe andare meglio. C’è il sole, fa caldo, si sta bene, il centro come sempre è bellissimo, si respira una bella atmosfera, in città e attorno a noi del Varese. Sinceramente, ai primi di agosto non ci aspettavamo di essere qui oggi in testa al campionato di Eccellenza, con un grande seguito di tifosi e con l’entusiasmo della città riacceso in pochi mesi. Però abbiamo avuto fin da subito idee chiare di rinnovamento, è quello che contraddistingue il mio modo di lavorare. Siamo riusciti a concretizzare come volevamo le idee del consorzio e dell’associazione di tifosi, così come ad introdurre il terzo tempo in stile rugbistico, cosa di cui sono molto fiero e che ha raccolto l’apprezzamento di molti. Tutto questo ha generato novità in un ambiente calcistico che era fermo e con il morale a terra». La cosa più bella è però la partecipazione dei varesini, che di domenica in domenica si fa sempre più numerosa. In fin dei conti, se si sogna da soli, è solo un sogno; se invece si inizia a sognare tutti assieme, è la realtà che comincia: «Domenica contro il Saronno c’erano più di 2500 persone sugli spalti, è stata una festa straordinaria, si respirava un’atmosfera unica, un clima di festa. E questo fa bene a noi, alla squadra, ai tifosi e alla città intera. Al di là del risultato, che conta sempre, c’è la giusta chimica, ci stiamo accorgendo che la direzione è quella giusta. Le politiche sportive che stiamo portando avanti ci sembrano corrette, e ci inorgoglisce assistere a questo afflusso di gente anche in un campionato come l’Eccellenza che solitamente non attira così tanto interesse».
Ora però è il caso di pensare al campo, perché va bene l’entusiasmo, ma in campo oggi bisogna vincere, senza fare sconti a nessuno e senza pensare alla classifica: «Abbiamo incontrato la squadra durante la rifinitura pre partita, e lo spirito è quello giusto. Il Varese Calcio deve scendere in campo sempre con la stessa determinazione, senza mai calare la concentrazione e l’entusiasmo. Non dobbiamo cullarci sui risultati positivi che abbiamo raccolto finora. So che anche per questa partita molti tifosi si mobiliteranno da Varese per seguire la squadra, non può che farci piacere, perché sono sicuro che ci sarà il solito clima di festa. Nonostante le assenze, questa squadra entra sempre in campo per vincere e per rendere orgogliosa la sua gente. Tra le altre cose, mi sembra di aver capito che la zona di Vittuone si contraddistingua per una eccellente cultura culinaria. Speriamo dunque di poterne approfittare dopo la partita, ovviamente festeggiando una vittoria». Toccando ferro, ci avventuriamo in una domanda ad alto coefficiente di pericolosità: quella del Varese può già considerarsi una fuga? «Non dobbiamo pensare ai sei punti di vantaggio, che comunque costituiscono una buona distanza. Ripeto, se il Varese continua a giocare per vincere senza perdere la sua fame e la sua determinazione, ci divertiremo ancora».