Il nuovo corso della polizia locale: Varese ringrazia

Nel centro di Varese ho visto all’opera una pattuglia di vigili urbani che sovrintendeva alla rimozione di una vettura parcheggiata negli spazi di carico-scarico. Stava lì in maniera irregolare, come spesso succede e come quasi mai viene sanzionato. L’intervento mi ha fatto piacere: vuol dire che qualcosa sta cambiando, come del resto si apprende dall’assessore alla polizia urbana che dice di numerose multe affibbiate a chi posteggia la sera fuori degli spazi, in orari non consentiti, eccetera. Se siamo di fronte a una svolta sul piano della prevenzione e della sicurezza, ne sono contento. Era ora che si facesse in concreto ciò che veniva solo promesso a parole.

Corrado Marchi

Il nuovo comandante della polizia urbana sta mantenendo l’impegno a fare di Varese (era ora: ci voleva tanto?) una città più ordinata, sicura, pulita. Paradossalmente, ordinata e sicura sarà meno difficile che pulita. Mentre invece è semplice dar multe ai trasgressori della viabilità, con ciò inducendoli a non sgarrare un’altra volta, è complicato acciuffare i vandali che continuamente insozzano, lordano, imbrattano marciapiedi e muri, tra l’altro vanificando il lavoro di benemeriti volontari. Confidiamo che si riesca

anche in questa piccola-grande impresa. A proposito di viabilità: resta ben stretto il nodo Sant’Imerio-San Michele-San Pedrino. Nelle ore di punta continua ad esserci l’esigenza d’un agente che sbrogli la matassa intricatissima del traffico: un’ora-due di aiuto agli automobilisti che si negano reciprocamente la precedenza e dan vita al grande caos. Non pare una soluzione che confligga con gli altri impegni dei vigili urbani: comandante, provi a fare anche questo. I varesini gliene saranno grati.

Max Lodi