Il nuovo Italicum e la Costituzione Vanno d’accordo?

Tutti hanno ricordato la resistenza come momento fondante della nostra democrazia. Frutto della lotta della resistenza fu la liberazione dal nazifascismo e di conseguenza l’impianto della nostra costituzione, legge fondamentale dello stato. Ma molti con incarichi essenziali nello stato e politici che parlano di resistenza,oggi,a cuor leggero, vorrebbero stracciare la costituzione. Nell’Italicum si straccia il principio di uguaglianza

tra candidati. Nell’abolizione del senato,come pensato dai padri costituenti,si straccia il principio del controllo. Tutto questo nasce da un accordo scellerato tra Berlusconi e Renzi spacciato per facilitazione del potere esecutivo e da una svista di Napolitano che permette ad un pugno di nominati, tra l’altro illegittimi per la corte costituzionale dal 14 gennaio del 2014, di

modificare la legge fondamentale dello stato che riguarda 60 milioni di cittadini. Renzi ha cercato di normalizzare la politica del doppio binario. Una maggioranza per governare,un’altra per le riforme. Si accontenti di governare e si dimentichi delle contoriforme’che lui chiama riforme.

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