Il nuovo parco a lago scalda il Consiglio di Luino

LUINO «Non mi spaventa assolutamente l’esposto alla Corte dei conti. Anche perché fin dalla sua ideazione l’area a parcheggio è stata sempre definita provvisoria. Persino dai suoi sostenitori. E in ogni caso noi abbiamo lavorato in assoluta buona fede e rispetto delle regole. Per completare nel migliore dei modi un progetto, e l’ho sempre sottolineato, che per tutta la parte a verde è validissimo». Così il sindaco Andrea Pellicini ha chiuso la discussione relativa alla variante progettuale del Parco a Lago. Varata dalla giunta e già operativa. Con un disegno chiaro: spariranno l’area di sosta, la sua copertura, e la scalinata verso il belvedere. Ovvero tutte le strutture più impattanti e identificate come ostacolo alla visione del Verbano e del suo panorama da via Verdi. Gli spazi saranno poi completati con altro verde degradante sul lago, inframmezzato da una “piazza” in legno dalle caratteristiche polifunzionali. L’ultimo punto del consiglio comunale di venerdì, dedicato proprio alla discussione sulle modifiche al progetto di riqualificazione della fascia lago di viale Dante, ha così infiammato il dibattito. Con Vincenzo Liardo, capogruppo di Luino 2010 che ha confermato l’intenzione di verificare, «attraverso un esposto alla Corte dei conti, l’eventuale presenza di un danno erariale legato ai maggiori costi delle modifiche».

Senza dimenticare, ha ricordato, «che a nostro avviso il posteggio serve». «Serve perché questa è un’opera che tutti i luinesi adesso possono apprezzare e che è nata con una sua logica. Quella di favorirne proprio la fruizione. Anche attraverso un’area di sosta. Che possa portare gente al bar – ha aggiunto -, dal cui appalto dipenderà proprio la manutenzione che questo progetto, il più grande mai realizzato a Luino, necessita». «La risposta alle vostre affermazioni – ha però ribattuto dalla maggioranza Pietro Agostinelli – ve l’hanno già data i cittadini. Facendovi arrivare terzi, su tre liste. E se siete in minoranza un motivo c’è, ed è proprio il Parco a lago». Che, per Ivan Martinelli, della minoranza di Luino Futura, «finalmente vede la soluzione». «Anche se – ha aggiunto – non è sicuramente la migliore possibile e deve essere seguita da un’analisi di tutta la fascia che dall’Avav porta verso piazza Libertà». Obiettivo pienamente raggiunto, invece, per il vicesindaco Franco Compagnoni. «Con un risultato che ha mandato in fumo il vecchio modo di gestire la politica – ha ammesso – grazie alla nostra volontà. Di tenere conto del volere dei cittadini, delle loro 4.500 firme, e di farlo con tutte le attenzioni procedurali del caso».

b.melazzini

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