Palaghiaccio e università del calcio, l’amministrazione prova il “colpaccio”, ma le opposizioni esprimono un “legittimo sospetto”: «Finalmente siamo al dunque, ma dopo anni di annunci sarebbe ora che si concretizzasse qualcosa».
Ad affermarlo è il capogruppo del Pd , che nutre forti perplessità sulla strategia in due mosse illustrata dall’assessore ai Lavori pubblici per chiudere l’ormai annosa vicenda del palaghiaccio. «Ormai siamo al gioco delle quattro tavolette – sostiene Picco Bellazzi – con questa amministrazione sono portato a credere solo a quello che vedo. Se si realizzasse quanto illustrato sarebbe la panacea, ma dopo aver sentito nel corso degli anni analoghi progetti ambiziosi sul Conventino di via Matteotti e sull’ex carcere, solo per citare un paio di casi, finiti nel nulla e nel degrado, qualche dubbio è legittimo».
Nel caso del palaghiaccio il Pd inizierebbe da un minimo di chiarezza in più: «Mi verrebbe voglia di prendere in mano scala, pennello e vernice e cancellare quel maxi-cartello, ormai abusivo, della Provincia di Varese che recita “sorge il palaghiaccio”, per scrivere al suo posto “Busto Arsizio non sta costruendo il palaghiaccio”. Sarebbe più veritiero».
Poi Bellazzi contesta la scelta di chiedere alla Provincia la devoluzione della “patata bollente”, seppur con i fondi necessari all’ultimazione: «Non avrei preso i soldi, ma avrei preteso che la Provincia completasse l’opera – spiega il capogruppo Pd – O perlomeno avrei chiesto di togliere il vincolo alla realizzazione del palaghiaccio, buttando giù quel “mostro” di cemento armato per farci un parco ben attrezzato per i bambini».
E invece il Comune confida negli investimenti privati per chiudere la partita: «Faccio il tifo per la mia città e spero vivamente che ci sia qualche imprenditore disposto a fare una follia del genere – fa sapere Walter Picco Bellazzi – Di buono c’è che finalmente siamo al dunque con questa vicenda. Il Comune ammette che non è in grado di gestire la struttura e che non c’era alla base un piano industriale per tenerla in piedi, così cerca qualche privato che lo faccia al suo posto. Ripeto: per il Conventino lo schema era lo stesso e dopo anni non si è concretizzato un bel niente».
Entro fine settembre si saprà di più: sul fronte dell’università del calcio potrebbe esserci il via libera al progetto della “Coverciano-bis”, per il quale Busto è pronta a investire un milione di euro e a mettere a disposizione il diritto di superficie su 70mila metri quadrati di aree attorno alla Cascina dei Poveri. Mentre sul fronte del palaghiaccio l’assessore Reguzzoni promette di deliberare in giunta il bando di concessione e gestione.
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