Il Pdci si rimangia tuttosul caso del 25 Aprile

CASSANO MAGNAGO «Un’ex senatrice non si abbassa a fare polemiche sul brano Bella ciao». Con queste parole Maria Pellegatta, già parlamentare del Pdci, si rimangia le parole pronunciate la scorsa settimana. Durante una conferenza stampa, aveva annunciato l’intenzione del suo partito di interrompere anche quest’anno il corteo del 25 aprile nel caso in cui non venga suonata la nota aria partigiana. Nient’altro che «parole mai dette, polemiche mai fatte, dichiarazioni mai rilasciate»: così il segretario del PdCI Massimo Cattin smentisce quanto affermato dall’ex senatrice davanti ai cronisti dei quotidiani locali. Cronisti che avrebbero invece creato «situazioni di fantasia».

IL COMMENTO
di FEDERICO DELPIANO

Fa parte del gioco imbattersi nel politico che si rimangia dichiarazioni scomode. E’ sempre successo e sempre accadrà. E’ facile dare la colpa al giornalista che «non ha capito», che «ha gonfiato la notizia» o che addirittura «si è inventato tutto».
Nessuno si stupisca perciò se tale Massimo Cattin nasconda la mano dopo avere lanciato il sasso, davanti allo scontato scalpore provocato dalla pretesa di sentire risuonare «Bella ciao» durante la manifestazione del 25 Aprile (pena l’interruzione della manifestazione). Allibisce piuttosto il fatto che la "smentita" arrivi da un esponente del PdCI, partito che il coraggio di essere scomodo ce l’ha nel suo dna. Coraggio che nella Cassano del Senatur non ha mai fatto difetto a Renato Pagnan, storico comunista contro tutti e tutto. Coraggio che invece non ha più la ex senatrice Maria Pellegatta, presente alla conferenza stampa incriminata e ora stupita per il rilievo dato dalla stampa (oltre alla Provincia, anche la Prealpina) alla minaccia indirizzata all’amministrazione comunale.
Cattin e Pellegatta imparino da chiunque sia in grado di insegnarglielo che la correttezza (non solo in politica) è una dote da tutti apprezzata e rispettata. Per quanto ci riguarda, dobbiamo solo rimproverarci il vizio di fidarci dei nostri interlocutori e di non piazzargli sotto il naso un registratore mentre parlano o straparlano.

s.bartolini

© riproduzione riservata