Il piano jihadista «Ci infiltreremo usando i barconi»

Sempre gravissima la situazione a Lampedusa dove sono stipati 1200 profughi a fronte di una capacità di accoglienza di 400 posti

Gli jihadisti vorrebbero utilizzare la Libia per portare «il caos nell’Europa meridionale». L’ennesimo allarme lo ha lanciato il “Daily Telegraph” che ha visionato i piani del Califfato nero scritti da uno dei principali reclutatori dell’Isis per la Jihad in Libia: infiltrarsi sui barconi di immigrati nel Mediterraneo e attaccare le «compagnie marittime e le navi dei Crociati».

Attacchi al trasporto marittimo

Secondo questi piani rivelati dal gruppo anti-estremisti britannico «Quilliam», gli jihadisti sperano di inondare lo stato nord africano con miliziani provenienti da Siria e Iraq, per poi farli prendere il largo navigando nel Mediterraneo come migranti clandestini. Insomma, secondo questi piani, una volta raggiunte le coste meridionali dell’Europa, i guerriglieri di Abu Bakr al Baghdadi camuffati da migranti avrebbero due compiti: compiere attentati nelle città nel Sud del nostro continente ma anche attaccare il trasporto marittimo. Il documento, riferisce il quotidiano britannico, è stato scritto da un propagandista dell’Isis che si ritiene sia un importante reclutatore per la Jihad in Libia.

Lampedusa al collasso

Non si arresta intanto l’ondata di sbarchi di migranti a Lampedusa e il centro di accoglienza dell’isola che può ospitare un massimo di 400 persone, è arrivato, invece, a contenerne oltre il triplo, come spiega Federico Fossi dell’Unhcr. «Il numero di persone presenti in questo momento è 1.200, una cifra molto alta che crea condizioni di sovraffollamento. Ci sono anche 200 bambini e 100 donne. In molti casi ci hanno raccontato di essere stati costretti dai trafficanti ad imbarcarsi con le armi puntate addosso per questa traversata pericolosa e su imbarcazioni inadeguate».

La fine di Mare Nostrum sovraespone l’isola perché non c’è più un presidio a Sud capace di accogliere le migliaia di persone in fuga. «In Libia la gente è come i vampiri, odia i neri. Ci uccidono ed è per questo che noi scappiamo verso il mare», racconta un ragazzo nigeriano.

Nelle ultime ore sono state decine i barconi soccorsi nel Canale di Sicilia dai mercantili in transito e dalle motovedette della Guardia Costiera. L’emergenza è di nuovo massima sull’isola. n