VARESE La città di Varese, il giorno dopo la sfilata dei carri di Carnevale, fai conti con i danni e lo sporco. L’allegria, anche se dimessa rispetto al passato, ha lasciato dietro di sé una grande scia di schiuma. Vetrine dei negozi, muri, segnaletica verticale e orizzontale: nulla è scampato alla furia dei vandali che si sono accaniti persino sui due simboli più cari ai varesini. Ovvero: il piantone di via Veratti e la fontana di piazza Monte Grappa.
Chi sarà stato a coprire di scritte i due luoghi varesini per eccellenza? Qualcuno venuto da fuori o un varesino deluso dalla sua città? Le scritte sono state realizzate con spray all’apparenza “lavabile”, quindi innocuo. Probabilmente è questione di settimane e i due monumenti torneranno all’antico splendore. Rimane però da domandarsi che senso abbia consentire l’utilizzo di spray di carnevale e di bombolette di stelle filanti che, anche se atossiche, lasciano lo sporco più a lungo in città rispetto ai semplici coriandoli.
Nella sfilata di ieri è stato imbrattato anche il sindaco Attilio Fontana. Il primo cittadino è stato colpito in faccia con una bomboletta spray mentre sfilava sul carro della Famiglia Bosina. Per fortuna l’assessore Maria Ida Piazza è andata in suo soccorso pulendogli con un fazzoletto l’occhio. Chi ha sferrato il colpo ha rischiato grosso, ma chissà
mai che il suo gesto segni una svolta e il comune decida di abolire anche le stelle filanti spray e la schiuma (anche quella lavabile e non dannosa per gli occhi). Sarebbe una buona cosa, calcolando che la maleducazione di pochi costa a tutti molto, in termini di decoro e di soldi per ripristinare la pulizia. A. Mor.
b.melazzini
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