Il Pm 10 esplode a Varese Spunta l’ipotesi targhe alterne

VARESE Un’azione congiunta per combattere l’inquinamento anche fuori Varese. Con una centralina mobile per registrare le emissioni di Pm10 nei Comuni dell’area omogenea varesina. Ieri si è registrato l’ennesimo superamenteo della soglia di allarme in provincia di Varese: nel capoluogo 68 microgrammi per metro cubo, a Busto Arsizio 86, a Ferno 83, a Gallarate 67 e a Saronno 80. L’amministrazione varesina sta quindi per emettere nuovamente l’ordinanza di blocca del traffico per le categorie di veicoli più inquinanti. Ma il progetto rimane valido solo sul territorio comunale. Una soluzione “limitante” secondo l’assessore all’Ambiente Stefano Clerici. Che continua a proporre l’allargamento ai Comuni dell’hinterland, gli stessi che hanno chiesto di avere dati sulla qualità della loro aria, prima di aderire o meno al blocco. Di conseguenza, la prima mossa spetta al capoluogo. «I sindaci ci hanno fatto presente la problematica – dice Clerici – La soluzione

è quella di mettere a disposizione dei Comuni dell’area una centralina mobile di rilevamento. Abbiamo inoltrato richiesta all’Arpa. In caso di diniego, ci rivolgeremo alla Provincia. Purtroppo, non ci sono altre soluzioni, dal punto di vista economico». In poche parole, l’amministrazione del capoluogo non può farsi carica dei costi per comprare i macchinari, e può solo rivolgersi agli enti superiori. In ogni caso, continua Clerici, si tratta di un problema che sarà affrontato dalla prossima stagione invernale, visto che ormai «stiamo uscendo dal periodo di emergenza inquinamento, che coincide con i mesi più freddi». Ma la giunta di Varese ha in mente anche un altro strumento contro l’aumento di Pm 10, oltre al blocco dei veicoli più inquinanti. Ricorrere alle targhe alterne. «Naturalmente si tratterebbe di una misura il cui valore dipenderebbe dall’estensione dell’area. E quindi avrebbe senso solo se venissero coinvolti anche i comuni limitrofi».

s.bartolini

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