Il ponte “galleggiante” degli antichi Romani sullo Stretto. Ipotesi sorprendente ma possibile

In tempi in cui si parla di Ponte sullo Stretto come una realtà che si avvicina, alcune fonti antiche, tra tutti Strabone e Plinio il Vecchio, nel I secolo a.C., fanno cenno a questo ipotetico ponte in legno, galleggiante, sullo Stretto di Messina (nell'immagine attuale lo stretto di Messina)

Un’idea tanto audace quanto intrigante emerge dagli studi storici: secondo alcune fonti antiche, i Romani avrebbero costruito un ponte galleggiante sullo Stretto di Messina, un collegamento tra Calabria e Sicilia realizzato attraverso botti e travi. L’opera, attribuita al comandante Lucio Cecilio Metello dopo la vittoriosa campagna siciliana durante la Prima Guerra Punica, sarebbe servita a trasportare gli elefanti da guerra acquisiti come bottino.

Il racconto di Strabone e Plinio il Vecchio, entrambi del I secolo avanti Cristo, ha alimentato questa suggestiva ipotesi e messo in luce l’ingegno ingegneristico romano. Tuttavia, l’attendibilità della costruzione rimane incerta. Elementi ostativi come l’irregolarità dei fondali e l’ambiente sismico dello Stretto si pongono in netto contrasto con la fattibilità di un’opera così ambiziosa.

Ad oggi, la mancanza di prove archeologiche o documentali solide lascia aperto il dibattito tra gli studiosi. Resta il fascino di un sogno ingegneristico che rappresenterebbe un ulteriore capitolo della grandezza romana… se solo fosse reale.

Il video ricostruttivo dal sito geopop.it

https://www.geopop.it/il-ponte-romano-sullo-stretto-di-messina-nel-iii-a-c-e-stato-davvero-realizzato-al-99-no/