Essere puntali nei pagamenti non dovrebbe suscitare particolari clamori ma il Varese, che ha nove milioni di debiti e si è iscritto per il rotto della cuffia al campionato, ha voluto sottolineare il rispetto della scadenza di ieri con un brindisi speciale.
Entro il 16 di settembre andava versato il milione e 800 mila euro comprendenti gli stipendi di maggio e giugno, i premi e i versamenti previdenziali: gli obblighi sono stati onorati dal club biancorosso e il presidente ha alzato il calice, facendo il punto.
Il patron aveva tremato nei mesi scorsi e adesso può sorridere: «La nave – dice orgoglioso – ha lasciato finalmente il porto. Se il 30 giugno scorso avevo messo sul tavolo le carte parlando a tutti della nostra situazione economica per chiedere aiuto adesso, dopo aver preparato bene la nostra imbarcazione, siamo in mare e abbiamo percorso le prime cinque miglia che comprendono le gare di Coppa e le tre giornate iniziali del campionato. L’onda lunga dello scorso torneo dispendioso è superata».
Niente penalità. Resta “solo” il -3
Il 16 ottobre c’è un’altra scadenza e stavolta riguarda la nuova stagione perché bisognerà pagare gli emolumenti di luglio e agosto, i contributi Enpals e le ritenute Irpef. Per Laurenza non c’è il rischio di prendere altri punti di penalizzazione oltre a quelli presi già presi per le inadempienze relative a gennaio e febbraio (un punto) e a marzo e aprile (due punti che non sono ancora stati ancora ufficializzati): «Stiamo tornando alla normalità e ce la faremo a rispettare le scadenze. Abbiamo abbassato di molto gli ingaggi e il costo della squadra è inferiore ai quattro milioni e in linea con il contributo della Lega. L’anno scorso lo avevamo già abbassato di un milione e ora siamo scesi di due milioni. Ringrazio chi ha scelto di credere nel nostro progetto decidendo di abbassarsi lo stipendio e di spalmare il contratto».
Del resto il Varese è qualcosa di speciale: «La nostra realtà è quella di una famiglia in cui tutti condividono lo stesso progetto, legati da un senso di appartenenza condiviso. Chi non ha questo senso di appartenenza può lasciare la nostra nave: ma tutti gli attuali membri dell’equipaggio sono animati da grandi valori umani. La squadra sta facendo proprio quello che mi aspettavo da lei».
Lo Nero, Cannella e Ambrosetti
Il club ha in tutto nove milioni di debiti e Laurenza aveva detto di voler rateizzare il più possibile quelli con l’erario (circa sette milioni) e poi saldare le altre pendenze con i creditori del territorio. A che punto è la dirigenza? «Stiamo lavorando al piano di ristrutturazione che ci renderà più forti. Il nostro amministratore delegato è all’opera da tempo e potremo mettere tutti i numeri sul tavolo fra un mese e mezzo».
Infine Laurenza parla di , nuovo responsabile dell’area tecnica: «Si è guadagnato la promozione sul campo perché ha lavorato bene, in sinergia con il direttore sportivo che rimane il massimo dirigente biancorosso per quanto riguarda il nostro settore tecnico». n F.Bru.
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