Il ritorno delle Farfalle dall’impresa di Baku

Le reazioni delle ragazze dell’Unendo Yamamay dopo la vittoria in Champions League

«Finalmente a casa dopo un viaggio infinito, ma con un gran sorriso e tanta felicità».

Per aprire il pezzo prendiamo a prestito le parole postate ieri pomeriggio da Giulia Pisani su Instagram: ci sembra che rappresentino alla perfezione lo stato d’animo dell’Unendo Yamamay all’indomani del 3-1 con cui le farfalle hanno travolto l’Azeryol Baku nell’andata dei playoff 12 di Champions League.

«Sono sincera: non pensavamo di poter portare a casa un risultato così netto – sorride Cisky Marcon, la capitana – Siamo veramente contente perché è stata prima di tutto una vittoria di squadra: ognuno ha dato il proprio contributo alla causa, e a livello mentale non abbiamo mai mollato perché sapevamo di avere di fronte un avversario dotato di grandissime individualità: se avessimo abbassato la guardia loro ne avrebbero approfittato».
Invece no: ispirate da una Wolosz in serata di grazia, le farfalle hanno disputato la classica partita perfetta, mostrando un’organizzazione di gioco nettamente superiore rispetto a quella del team azero. «Abbiamo lavorato molto bene a muro e in difesa – conferma Marcon – In più siamo state efficaci anche al servizio». È abbastanza singolare che l’Azeryol abbia deciso di bersagliare in ricezione proprio una specialista del fondamentale come Marcon. Che infatti se l’è cavata benone, confermando di essere una sicurezza in seconda linea.
Eppure la numero 7 biancorossa ammette: «Non mi aspettavo di essere presa così tanto di mira dal loro servizio: psicologicamente la cosa mi ha creato qualche problema. Anche perché ricevere quei palloni non è semplice (in Champions si usano palloni Mikasa, a differenza dei Molten utilizzati in campionato ndr)». La capitana comunque mette in guardia tutto l’ambiente in vista della gara di ritorno al PalaYamamay, in programma mercoledì 18 febbraio alle 20.30 (basterà vincere due set).

«Non è finita – avverte Marcon – Meglio stare con i piedi per terra. Certamente dovremo cercare di dare seguito al nostro momento positivo, sfruttando anche il fattore campo». Resta comunque il fatto che, dopo il ko del 4 gennaio a Scandicci, la squadra ha cambiato passo: «A livello mentale è effettivamente scattato qualcosa: affrontare i problemi in modo schietto, parlandone, ha avuto un effetto positivo. E poi ora stiamo bene fisicamente, di conseguenza ci riesce più facile esprimerci al meglio. In più con le vittorie cresce anche la fiducia».
Oggi l’Unendo Yamamay torna in palestra per preparare la partita di domani sera (ore 20.30) al PalaYamamay contro Casalmaggiore.
Intanto ieri la Nordmeccanica Rebecchi Piacenza ha esonerato il tecnico Alessandro Chiappini. Per la sostituzione circola il nome del brasiliano Paulo Coco, ex Rabita Baku.