Il Sacro Monte raccontato dai bimbi

Gli alunni di quinta elementare delle scuole di Avigno autori di una mini guida dedicata al borgo. Nel volumetto disegni, ricerche e una mappa fatta a mano: «Colpiti dalla maestosità del luogo»

– I bambini di quinta della scuola elementare Galilei di Avigno saranno gli autori di una mini guida turistica sul Sacro Monte. Il volumetto comprenderà disegni, una mappa fatta a mano e la rielaborazione di spiegazioni e di dati raccolti in due anni di ricerche ed esperienze sul campo. «L’esperienza è iniziata lo scorso anno scolastico, quando io e le mie colleghe abbiamo aderito al progetto “tutti a scuola” promosso dal sito Unesco “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia” in collaborazione con Regione Piemonte e il Comune di Varese (ufficio promozione del turismo)» spiega la maestra , che insegna matematica alla Galilei.

Il progetto prevedeva una visita guidata propedeutica al nostro Sacro Monte per approfondire la conoscenza del luogo, raccogliere dati, informazioni, immagini, esperienze e sensazioni. In particolare, gli scolari sono stati colpiti dal paesaggio e dalla «maestosità» del luogo. Il 5 ottobre scorso i bambini di Avigno sono stati ospitati dalla scuola primaria di Zubiena, comune in provincia di Biella, e hanno conosciuto il santuario del Sacro Monte di Oropa. Il 26 ottobre, sono stati i bimbi di Zubiena a venire in gita al Sacro Monte di Varese. Naturalmente gli alunni di entrambe le scuole, prima di questi incontri, si sono dovuti preparare con l’aiuto delle proprie insegnanti (Michaela Tedde e Gisella Galbusera), con la collaborazione di una guida turistica (Silvia Sanvito). Gli scolari, sul posto, sono stati suddivisi in gruppi. C’era chi disegnava le cappelle, chi faceva le foto e chi prendeva appunti di quanto diceva la guida. I bimbi di Avigno, per far apprezzare di più l’esperienza ai compagni di Zubiena, hanno elaborato un gioco a quiz con domande tipo: «in quale cappella si trova il personaggio più piccolo?». «Quanti animali sei riuscito a contare?». «Di che colore sono i vestiti delle statue e cosa richiamano?». L’esperienza è stata particolarmente positiva perché, su una classe di 20 alunni, solo cinque o sei avevano già percorso a piedi tutta la salita delle cappelle. Per questi bimbi, il Sacro Monte è stata una prima assoluta. Altri erano stati sulla nostra montagna, ma solo nel borgo, raggiungendo piazzale Pogliaghi con l’auto. Alcuni non sapevano neppure dell’esistenza del Sacro Monte, tanto da chiedere: «ma qui è sempre aperto?».

«Abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto proprio nella convinzione che la scuola debba insegnare ai bambini a conoscere il territorio – spiega Tedde – Il bambino è il futuro, quindi bisogna partire dai più piccoli per proteggere il nostro patrimonio. Chi, più degli alunni delle scuole elementari, potrebbe dare un contributo alla rivisitazione e rivalutazione di questa vera ricchezza del patrimonio artistico della nostra città?». Presto, inoltre, nel villino ungherese di villa Baragiola, sarà aperto il centro di documentazione sui Sacri Monti. Un luogo posizionato in una zona incantevole e nello stesso tempo accessibile, che porterà idealmente il Sacro Monte in «pianura», alla portata di tutti. E chissà che anche lì si possa trovare una copia della guida realizzata dagli studenti di Avigno.