Il sindaco aspetta di avere in mano tutti i conti

Tutto fermo per il risanamento societario: appena Attilio Fontana avrà in suo possesso le carte, si potrà stabilire il da farsi

È partita ieri la settimana X che deciderà le sorti del Varese. E pare proprio – secondo indiscrezioni che arrivano dal Comune – che al momento l’unica novità è che non ci sono novità.

Perché il Comune? Perché è da lì che potrebbero arrivare quelle risposte che tutto il mondo biancorosso spera che arrivino.

Ricordiamo che, a oggi, l’ipotesi più auspicabile (nonché probabile) che servirebbe a sbloccare la situazione societaria del club di via Manin resta quella dell’accordo di ristrutturazione, disciplinato dalla legge fallimentare (art. 182bis). Sembra infatti tramontata del tutto l’opzione dell’autofallimento, quella che adottò il Bari lo scorso anno, anche perché quest’anno, nelle norme federali che saranno pubblicate in primavera, sul tema delle licenze per l’ammissione ai campionati, è stato introdotto un nuovo principio. L’iscrizione sarà vietata alle società con procedure concorsuali avviate dopo il 1° gennaio 2015. La società Varese, per non sparire, dovrà trovare un accordo stragiudiziale tra lei e l’ampia maggioranza

dei sui creditori (almeno il 60%), regolamentato dalla legge e con un formale procedimento di omologazione da parte del tribunale. Tutti i creditori rimanenti che non partecipano all’accordo dovranno invece essere soddisfatti integralmente. Anche quando questo accordo venisse trovato, sarà poi necessario che qualcuno si faccia avanti in prima persona per pagare i creditori (o contribuire a farlo) e tenere poi in mano le redini del club. Questo qualcuno, a quanto sembra, sarebbe anche stato trovato dal sindaco Fontana in persona. Si tratterebbe di alcune persone varesine, per lo più imprenditori, che – ovviamente – prima di mettere il grano, vogliono capirci chiaro.

Da sabato scorso il sindaco sta aspettando dal Varese la sua situazione economica complessiva, vale a dire l’ammontare dell’esposizione debitoria e l’eventuale piano di ristrutturazione che la società avrebbe in mente di mettere in pratica per dare una svolta allo status quo. Fino a ieri nessuna risposta, e il tempo stringe.
Sempre stando alle indiscrezioni, Fontana avrebbe dato tempo al club di fornirgli tutti i dati entro domani, per poter ragionare poi sull’effettiva praticabilità del piano di salvataggio. Top secret sui nomi “in mano” al primo cittadino. I tifosi, e non solo loro, sperano che in qualche modo possa metterci la faccia anche l’ex patron della Pro Patria Pietro Vavassori, ancora in forse con la Reggiana. E se il sindaco gli facesse una telefonata, proponendogli di diventare il simbolo della ricostruzione biancorossa?