Il suino? Brutto, sporco ma buono E l’uomo lo alleva da 4 mila anni

Sono brutti, sporchi, non sempre simpatici, applicare la loro definizione a un essere umano equivale a un insulto. Eppure sono buoni, molto buoni, alemmeno secondo i criticri alimentare dell’uomo occidentale che, in nome di ciò che si può fare con il loro corpo, passa sopra tutte le riserve più o meno estetiche.

Stiamo parlando de suino che, come spiega l’Enpa, è stato addomesticato dall’uomo da tempi immemori che risalgono già alla fine del periodo Neolitico. In Cina, già quattromila anni prima di Cristo, i maiali erano comunemente allevati e facevano parte della dieta alimentare della popolazione locale.

L’origine del suino domestico tuttavia resta incerta:con tutta probabilità le molte razze oggi  presenti non derivano da una sola ma da più specie selvatiche dell’Asia e dell’Europa.

Molti pensano che questi animali siano sudici e che amino vivere nella sporcizia ma ciò non è assolutamente vero. In realtà è l’uomo che, facendoli vivere a stretto contatto e spesso in recinti che non sono puliti regolarmente, li fa stare nei loro stessi rifiuti e nel fango.

Lo status naturale del suino, infatti, è la preda e, come tale, non è vantaggioso che emani odori forti ben percepibili dal naso di potenziali predatori.

u.montin

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