Non c’è più l’obbligo di esporre il tagliando dell’assicurazione del veicolo e questo può essere un problema. Per il comandante della polizia locale di Somma Lombardo, Casorate Sempione e Arsago Seprio, si tratta, infatti, di «un passo indietro» e non di un’innovazione utile.«Il tagliando non è più visibile e occorrono strumenti di controllo, collegati alla Motorizzazione civile, per poter verificare che quel veicolo sia assicurato», premette. Non basta il classico giro tra le auto in sosta per avere subito sott’occhio la regolarità del disco orario e dell’assicurazione del mezzo. E se gli agenti dei Comuni più grandi hanno con sé i telefoni cellulari per leggere la targa e fare i controlli sul posto, i colleghi dei centri abitati più piccoli non possono. Altro appunto, l’impossibilità di verbali in
differita. Spiega Gullà: «Grazie ai varchi installati in moltissimi Comuni, possiamo conoscere in tempo reale, al momento del passaggio del mezzo, se quello stesso mezzo è assicurato oppure no e se è in regola con la revisione, ma non possiamo emettere un verbale in differita. Il portale ci consente il controllo di tutti i dati, ma non l’emissione della sanzione». E quando dovesse essere possibile, ci sarà da definire chi darà la multa tra questo o quel comando a fronte di un mezzo che attraverserà più di un territorio. «Si tratta di una legge monca», è la considerazione di Gullà. «Una soluzione potrebbe essere abbinare l’assicurazione di un mezzo alla revisione; o installare un microchip sui veicoli; o tornare a rendere visibile il contrassegno impedendo la falsificazione».