«Il Varese è come un albero da frutta. Per crescere più forte, a volte va potato»

Il nostro Enrico Scaringi racconta in immagini la storia biancorossa. Cogliendone ogni suo segreto. «Siamo tornati a divertirci. Il fusto sono sempre i tifosi: e con questo entusiasmo la scalata è più facile»

A bordocampo respira l’aria, intercetta gli sguardi, percepisce i pensieri. Poi, con la sua macchina fotografica, li trasforma in istantanee, che fissano nel tempo imprese, gioie e dolori del Varese. Fotografie che usiamo per raccontarvi la storia dei colori biancorossi, domenica dopo domenica, anno dopo anno. Fotografie del nostro Enrico Scaringi che del Varese ha un’immagine chiara, dai tratti filosofici, che ricostruisce in modo semplice, forte e di grande impatto tutta la storia, recente e non solo, di questa squadra: «Il Varese è una pianta da frutta. Germoglia, cresce, dà frutti. E quando si ammala necessita di una potatura».

I 1500 biancorossi in trasferta a Legnano

I 1500 biancorossi in trasferta a Legnano

(Foto by Varese Press)

Quella di quest’anno è stata una potatura molto pesante. Ma la forza del Varese è sempre la stessa: l’arbusto di quell’albero è sano. E l’arbusto di quell’albero sono i tifosi. È la città. In questa stagione c’è un entusiasmo unico, incredibile per seguito e affetto: siamo in Eccellenza, ma con tifo da serie B. a pianta è stata potata e ora è pronta a ricrescere ancora più forte.

Aldo Cunati e Dario Galparoli

Aldo Cunati e Dario Galparoli

Per me la serie B è iniziata con l’arrivo di Sannino ed è finita con l’infortunio di Terlizzi, a Marassi contro la Samp. 13 ottobre 2009, Carnago: una data importante per me. È il giorno in cui Sannino si è presentato alla squadra: per me è stato come un colpo di fulmine. Ho capito subito che era la persona giusta, quella della svolta. Carisma, personalità, determinazione, capacità di fare gruppo; un generale: così si è fatto amare dai giocatori, dai tifosi, dall’intera città. Tutto invece finì con l’infortunio di Terlizzi. Ero lì, a tre metri, ho visto tutta la scena; mi salì una grande ansia: capii subito che era la fine di un sogno.

Il sorriso dei fondatori del Varese Calcio

Il sorriso dei fondatori del Varese Calcio

(Foto by Varese Press)

I volti delle persone. Vedo più facce pulite. Gente che vuole dare un contributo, alla squadra e alla città. Sia in campo che fuori. È rimasto il tifo genuino. Che ha voglia di vedere un Varese pulito. Tifosi che fanno di tutto per essere protagonisti: la promozione in serie D è conquistata da tempo, ma tutti continuano a seguire la squadra, per esserci, per divertirsi. Io stesso, come fotografo, a differenza di altri anni sono tornato a divertirmi. Negli ultimi anni di B non ci riuscivo.

In 1500 all’esordio del Varese in questa Eccellenza. Riempiono la “Bombonera” di biancorosso

In 1500 all’esordio del Varese in questa Eccellenza. Riempiono la “Bombonera” di biancorosso

(Foto by Varese Press)

I giocatori sono coinvolti in un progetto che guarda al futuro e sono onorati di essere qui, di vestire questa maglia. Si sentono quasi in debito con i tifosi: in Eccellenza, un tifo così, non si è mai visto. I giocatori ne sono riconoscenti.

Si fanno gli abbonamenti e si apre la sede grazie a tifose e tifosi

Si fanno gli abbonamenti e si apre la sede grazie a tifose e tifosi

(Foto by Varese Press)

Te l’ho detto: ci si diverte. Si fanno sforzi con felicità. Penso ai volontari: si spendono per il Varese, lavorano e si divertono. Guarda quella foto: Aldo Cunati e Dario Galparoli. Due generazioni ben diverse, unite nell’impegno per questi colori. Guarda quella del volontario col rastrello davanti a quella che è poi diventata la nuova sede: un impegno piccolo, senza spese, solo la forza di volontà. E adesso c’è qualcosa che prima non c’era: stesso discorso per i lavori allo stadio e per Varesello. Cose semplici, che portano lontano.

La Curva durante la sfida di Luciano Manara contro il Barzanò in Coppa Italia

La Curva durante la sfida di Luciano Manara contro il Barzanò in Coppa Italia

(Foto by Varese Press)

Le trasferte. Riempiamo i campi, dando una spinta forte a tutto il movimento calcistico. Riempiamo campi da gioco che altrimenti sarebbero semi deserti. Il pretesto è vedere la partita, di seguire la squadra. Ma in realtà è una festa: si va a mangiare, si sta insieme. Per certi versi è bello essere tornati in Eccellenza: non ci sono più filtri, si è ritrovata la semplicità perduta. Quella stessa semplicità che, unita alla capacità di divertirsi, di essere felici di quello che si fa, potrà riportare in alto questa società.

Il momento delle firme: qui nasce il Varese Calcio

Il momento delle firme: qui nasce il Varese Calcio

(Foto by Varese Press)

Mi sono affezionato a tutti loro. Sono giocatori semplici, che si sentono in debito con la città e con il calore che gli sta dimostrando. Per loro è una grande opportunità per crescere. Ah, certo, poi sono anche forti: che gol ha fatto Marrazzo domenica scorsa? Geniale.

Gli abbonamenti di quest’anno. Batte il cuore biancorosso

Gli abbonamenti di quest’anno. Batte il cuore biancorosso

(Foto by Varese Press)

Non vedo l’ora. Sarà più difficile, ma più divertente. Spero di scontrarmi contro altre grandi realtà, come la Varesina, come la Pro Patria…

Il sorriso più bello

Il sorriso più bello

(Foto by Varese Press)

Con questo entusiasmo, senza dubbio. E, paradossalmente, potrebbe essere più facile della prima volta perché c’era meno calore di oggi. L’importante è che la febbre resti alta. I tifosi sono il vero fusto di quel famoso albero: spero cresca ancora.