È una bufera quella che soffia sul Varese nel corso dell’annata più travagliata dal ritorno in B: in campo i biancorossi arrancano e fuori la situazione societaria precipita perché il vicepresidente Antonino Imborgia ha annunciato l’addio, che arriverà oggi. Gli ultrà hanno invocato a gran voce le sue dimissioni: prima sugli spalti e poi nel breve faccia a faccia seguito alla prestazione più brutta del Varese. Imborgia è pronto ad andarsene, e quindi anche Dionigi e lo staff voluti da lui. Le mosse di ieri sera sono inequivocabili:
il mister ha deciso di annullare l’allenamento odierno e Bettinelli oggi avrà un incontro con quel che resta della società. Resta un grosso dubbio: con che soldi andrà avanti la società visto che gli ultimi e unici li ha messi Imborgia? Chi onorerà la scadenza del 16 marzo quando andranno pagati l’Irpef di novembre e dicembre per evitare un altro punto di penalità? L’1-3 col Bologna fa male perché i biancorossi sono scesi in campo senz’anima: solo per fare le barricate, mascherando in un 3-5-2 un 5-3-2 catenacciaro.
Mai, durante la gestione Bettinelli, avevamo visto un Varese senza personalità e incapace di proporsi con efficacia in avanti. Nelle due partite di Dionigi, invece, si è trasformata, perdendo anche quella brillantezza fisica che era evidente con Bettinelli, capace anzi di rivitalizzare giocatori come Di Roberto, passato in estate alla Pro Vercelli, o come Lupoli, ceduto al mercato di gennaio.
La partita è stata a senso unico e si è giocata solo nella metà campo (o addirittura nell’area di rigore) del Varese, dove gli ospiti mettono subito radici ma senza lanciare l’affondo giusto.
Nonostante la supremazia, il Bologna fa fatica a essere pericoloso e Perucchini è pronto nelle due occasioni in cui viene chiamato in causa: al 26’ respinge un tiro di Zuculini e al 33’ è attento anche su una punizione di Casarini. I padroni di casa piazzano il colpo allo scadere del primo tempo: Mbaye respinge una botta di Jakimovski e la palla capita sui piedi di Corti che dalla lunetta fa partire il piatto di destro per l’1-0 biancorosso.
Il Bologna fatica anche nella ripresa e Perucchini si fa applaudire per una gran parata su un insidiosissima conclusione di Zuculini (10’).
L’illusione di poter compiere l’impresa svanisce in fretta per il Varese che nella sua storia non ha mai battuto il Bologna. E anche questa volta la tradizione regge perché al 15’ Cacia pareggia i conti con un destro dal limite. Perucchini salva ancora su Improta e poi su Sansone, nel giro di due minuti, fra il 17’ e il 18’, e poi Cacia chiude di fatto i conti, anticipando Rea per mettere nel sacco il 2-1 al 20’. Sansone firma il 3-1 al 37’ e il pubblico di casa incomincia a contestare il vicepresidente esecutivo Antonino Imborgia. La partita si chiude con gli ultrà biancorossi che lasciano lo stadio, ma solo per tentare di arrivare in tribuna (le forze dell’ordine chiudono ogni varco): anche la seconda gara di Davide Dionigi è andata male, la squadra è ultima e ha fatto un solo punto nelle ultime cinque partite casalinghe.