Palermo, 19 feb. (Apcom) – Danneggiamenti, lesioni, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale sono le accuse che oggi hanno portato all’arresto di 20 tunisini ritenuti responsabili degli incidenti avvenuti ieri nel Centro di individuazione ed espulsione dell’isola, al temine dei quali è stato incendiato uno dei tre padiglioni della struttura. I 20 tunisini, che erano già stati individuati ieri, sono stati riconosciuti attraverso le immagini del sistema di video-sorveglianza presente nel centro di Contrada Imbriacola. I tunisini
saranno adesso trasferiti nel carcere di Agrigento. Prosegue intanto l’indagine della Procura di Agrigento, che vuole accertare anche quali sono state finora le condizioni di vita dei migranti trattenuti all’interno del Cie. In serata il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, nella piazza principale del paese terrà un comizio per informare la popolazione sulla situazione attuale, e per ribadire, forse, il ‘no’ alla presenza sulla più grande della Pelaghe di un Centro di identificazione ed espulsione.
Cas/Lux
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