VARESE Un 2012 nero per le imprese del Varesotto. Lo scorso anno nella nostra provincia 4.509 imprese hanno chiuso i battenti. In pratica 375 aziende al mese, più di dodici ogni giorno, una ogni due ore. Lo rende noto la Camera di Commercio di Varese. Dati impietosi che confermano le difficoltà della nostra economia: la crisi non è certo alle spalle.
Certo, nello stesso lasso di tempo in provincia hanno aperto 4.443 nuove attività. Non sono poche, ma non sono sufficienti per tenere il saldo positivo. Certamente Varese resta una delle province a più alta densità imprenditoriale: con le sue 63.903 aziende operative al 31 dicembre 2012 rimane al venticinquesimo posto nella classifica nazionale per quota di imprese sul totale nazionale, ma se guardiamo alla natimortalità delle imprese allora ci collochiamo a metà della classifica nazionale. A soffrire più di tutti è il settore manifatturiero, che in un anno ha perso quasi duemila aziende, quello delle costruzioni e del commercio.
Una situazione che allarma il mondo imprenditoriale e i sindacati. Intanto Univa lancia un appello alla politica in vista del voto: «Privilegiare non il consenso, ma la crescita».
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b.melazzini
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