In centro è festa per tutti ma lo shopping non vola. Esplode la sosta selvaggia

Nel tardo pomeriggio il parcheggio delle Corti è stato completamente pieno per un’ora. Il pugno di ferro dei vigili urbani di domenica scorsa non è servito a portare ordine in città

VARESE – Lo shopping di Natale è entrato nel vivo. Ma c’è il sospetto che molti varesini aspettino gli ultimi giorni per acquistare buona parte dei regali. Questa è la fotografia del penultimo fine settimana di acquisti prenatalizi, almeno considerando alcune variabili come il traffico, l’andamento di alcuni articoli e l’occupazione dei parcheggi.
Quella di ieri è stata una giornata che ha visto una buona affluenza di persone in centro, con un discreto traffico in ingresso dalle 16 in poi.
Il parcheggio delle Corti è stato tutto completo per un’ora, dalle 16 alle 17, evidenziando una tendenza nuova rispetto al passato: quello dello shopping natalizio nel tardo pomeriggio.

La spesa media per negozio è compresa tra i 40 e i 100 euro. Intimo e libri sono gli articoli che vanno di più, tanto che in certi momenti si registrano code alle casse. «Stiamo lavorando meglio dello scorso anno, le vendite sono superiori del 10 per cento» afferma di Yamamay. I pigiamoni battono gli indumenti sexy. Bene anche i libri: «Siamo in linea con lo scorso anno» dice della Libreria del Corso, specificando anche i libri che vanno di più: per i ragazzi il Gruffalò, per il fantasy la saga di Kalessin, per la narrativa , per la saggistica . di Swarovski, dati alla mano, conferma che le compere natalizie stanno procedendo in linea con lo scorso anno, con la differenza che quest’anno il calendario offre un giorno di shopping in più: «Specialmente all’Iper ho visto molta gente, probabilmente tanti clienti preferiscono il centro commerciale per il parcheggio, che è facile da trovare e gratuito».

In effetti, ieri in centro Varese le auto erano parcheggiate ovunque. In più, le tante manifestazioni della giornata hanno impedito alle pattuglie appiedate dei vigili urbani di girare per il centro multando le auto parcheggiate selvaggiamente.
Il pugno di ferro di domenica scorsa, a quanto pare, non è servito a portare ordine in città.
Molto variegata anche la situazione dei mercatini: quelli che stanno poco tempo in città registrano, in un giorno, grandi incassi. Quelli che si fermano parecchi giorni vedono i clienti tergiversare sugli acquisti.
«Nei mercati molto lunghi come questo di piazza Monte Grappa, le persone comprano all’ultimo momento – è il parere di , che vende formaggi Selva Cremoso Dop – Durante la settimana i clienti sono pochissimi. Questo sabato abbiamo lavorato come un giorno normale, che non sembrava neppure quasi Natale. Domenica (ieri, ndr) un po’ meglio».
Il mercatino di piazza Monte Grappa lo scorso anno è rimasto nove giorni, quest’anno venti, motivo per cui il ritmo di lavoro è più lento. Ma, secondo i commercianti, per riuscire a vender bene bisogna essere presenti ogni anno e conquistarsi una clientela di habitué: «Io vengo da dieci anni e le persone mi aspettano per comprare il vischio, che porta fortuna» racconta Elio della Floricoltura Edelweiss.
Molta soddisfazione nell’antico mercato bosino che ieri era in corso Matteotti.
«I dischi rispondono bene perché stanno tornando di moda e le persone amano regalarli a Natale» dice
, della Clinica del Vinile.
Secondo una indagine della Camera di commercio di Milano realizzata su un campione di 300 persone, la spesa che una famiglia può destinare al Natale è mediamente di 570 euro così suddivisa: il 34% negli alimentari, il 21% per moda e cosmesi, l’11% per la tecnologia, il 13% per la casa, il 4% per i giocattoli.
I regali più desiderati, però, spesso non si possono comprare: il 29% chiederebbe la salute a Babbo Natale, il 22% la pace, l’8% felicità, sempre l’8% i soldi e il 7% la solidarietà.