In cinquecento in piazza per protestare contro i tagli

Cinquecento lavoratori di parastatali di Inps e Inail hanno sfilato questa mattina in città per protestare contro i tagli imposti loro dal Governo e hanno concluso la loro manifestazione incontrando il prefetto, Giorgio Zanzi, e l’incontro li ha lasciati ottimisti. «Del resto – dice la referente Cgil. Gabriella Sierchio – se questi lavoratori hanno qualche danno, a subirlo sono tutti i cittadini. Perché se sono meno motivati a lavorare, sono poi i pensionandi, gli invalidi, i disoccupati e i lavoratori a patirne le conseguenze. In una parola, tutti gli Italiani». Il prefetto, racconta Sierchio, trasmetterà il documento dei sindacati al governo, con le sue annotazioni sul problema del salario accessorio, l’equivalente del premio di produzione che costituisce circa il 20% dello stipendio dei lavoratori Inps ed Inail, messo a rischio dalla legge di stabilità. La battaglia,

spiega Sierchio, è nazionale: «Non siamo riusciti a organizzare tutto in una sola giornata, ma in tutta Italia manifestazioni come questa si stanno svolgendo in questi giorni». A Varese, racconta la sindacalista, si è avuta anche la presenza di un deputato, Daniele Marantelli del Pd, che ha seguito l’incontro col prefetto e che «ha già comunicato le nostre istanze alla commissione bilancio della Camera. Ma il problema sono i trecento milioni di euro che Monti raccoglierebbe con questo taglio. Certo, basterebbe rinunciare a tre F35». Marantelli poi specifica che «anche se si riuscisse a trovare una copertura, si dovrebbero comunque superare le forche caudine della ragioneria generale dello Stato». E ai lavoratori Inps, come a tutti i cittadini che avranno a che fare con l’ente, non resta che aspettare le decisioni e i conti di Roma.

s.bartolini

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