Se c’è una cosa a cui i tifosi stanno pensando oggi, sugli spalti del campo di Tradate, è il futuro del Varese. I discorsi sulle tribune si inseguono come farfalle a primavera: «Chi rimane? Chi parte? Chi arriva?» E così via, fino al fischio finale. Ecco perché oggi trovate quest’intervista a chi vive di quegli spalti: Lele “cuore biancorosso” Bellorini.
Non ho mai festeggiato uno scudetto, e sarei felice di farlo per il Leicester. Se dovesse accadere, vorrei andare in Inghilterra per viverla.
Leicester e Varese non sono squadre che fanno parte dei vincenti. Chi avrebbe scommesso sulla vittoria delle Foxes a inizio campionato? E chi avrebbe scommesso su una vittoria come quella del Varese?
Loro sono i “signori nessuno” inglesi.
Neto rappresenta il nostro sogno arrivato a un passo dalla serie A. Riaverlo sarebbe un messaggio forte, e sicuramente con la sua classe e la sua esperienza farebbe crescere Giovio, Marrazzo e Lercara.
Meglio Neto. Ma mai dire mai…
Sarebbe un ritorno gradito. Sarebbe un lusso per la Serie D.
Questo discorso vale per tutti: giocatori e allenatore. Noi ci siamo innamorati di loro per quello che hanno fatto, non per quello che faranno. Li ringrazieremo sempre, ma partire da chi conosce la categoria, e sa come vincerla, è per me fondamentale.
Certo, la storia insegna: Sogliano cambiò completamente la squadra tra Eccellenza e D nella scorsa scalata, e poi…
Vorrei ricordare a tutti Enrico Bortolotto: un campione in Serie D, un signor nessuno in C2. Ogni giocatore e ogni allenatore ha la sua categoria, è una selezione naturale.
Purtroppo la regola degli under “condanna” Bordin. Anche se è un ottimo numero uno, a mio parere dovremmo trovare un giovane da qualche primavera importante… Ma sul capitolo giovani, mi fido del lavoro di Scapini: i risultati di quest’anno parlano per lui.
Lui, Orrigoni e Milanese sono investitori che ci farebbero fare il salto di qualità. In più hanno un altro aspetto importante: il loro cuore è biancorosso. E l’amore per il Varese viene sempre prima di tutto.
Chiunque arriverà nel Varese, deve essere un nuovo Ciavarrella, un nuovo Enzo Rosa, un nuovo Scapini, un nuovo Galparoli. Vedete, l’onestà è la prima cosa per noi: e già il fatto che la società abbia detto che per una stagione di media classifica bastano loro, per me vale tutto. n