La fiera di San Giuseppe si conferma la festa più amata dai bustesi. Diciotto giorni filati per migliaia di visitatori, accolti e sfamati: «Stanchi ma soddisfatti» i volontari che hanno permesso anche quest’anno di centrare l’obiettivo di raccogliere i fondi per sostenere la vita della parrocchia del quartiere sorto attorno all’ospedale.
Anche ieri, ultima giornata di fiera, le tavolate dello stand gastronomico nel “parco della Vita” erano affollate, così come il viale Stelvio, occupato da una quarantina di bancarelle del consorzio degli Ambulanti degli Insubria. «Abbiamo messo giù dei bei banchi anche stavolta – fa notare Max Rogora, fiduciario degli ambulanti e promotore del consorzio – nel pomeriggio il meteo ci ha premiato e c’è stato un grande afflusso di visitatori». Migliaia di presenze per una chiusura in bellezza di una festa patronale che si è confermata anche quest’anno un punto di riferimento irrinunciabile per la primavera bustocca. «Siamo molto stanchi ma ne è valsa la pena» racconta Mario Cislaghi, che oltre a fare l’assessore ai servizi sociali è il responsabile dell’organizzazione della festa patronale di San Giuseppe, insieme ad un gruppo di una cinquantina di volontari inossidabili ed instancabili. «Anche quest’anno abbiamo confermato la formula extralarge da diciotto giorni, e per fortuna il meteo, che l’anno scorso ci aveva penalizzato, stavolta è stato favorevole, con un solo giorno di pioggia». Così nel parco di viale Stelvio non è mai mancata una grande affluenza: «Arriva sempre gente anche da fuori Busto» sottolinea Cislaghi. E così il bilancio dell’edizione 2014 è decisamente in attivo, sotto tutti i punti di vista. Rimarrà negli annali il “Giuseppino d’Oro”, la tradizionale benemerenza parrocchiale, consegnato il primo maggio ai coniugi Enrico Rovelli e Mariangela Radice, volontari storici nell’animazione e nella cura delle stampe parrocchiali. Così come i festeggiamenti per i 60 anni di sacerdozio di don Peppino Aldeni e per i 25 di vita religiosa di suor Carla Bonetti. E arrivederci all’anno prossimo.
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