In scena gli avvocati di Corona «Cinque anni? Pena per mafiosi»

BUSTO ARSIZIO «Cinque sono anni la pena per i mafiosi che le estorsioni le fanno davvero». Queste le parole pronunciate da Nadia Alecci, legale di Fabrizio Corona, durante il programma di Massimo Giletti «L’arena» su Raiuno. L’altro avvocato del fotografo Giuseppe Lucibello punta il dito invece, in una lettera aperta pubblicata su www.tempi.it, contro «l’inspiegabile dispartità di trattamento» tra i vari tribunali che si sono occupati dalla vicenda giudiziaria. Mentre il fotografo trascorre quindi la sua seconda giornata nel carcere di Busto Arsizio dopo essere stato estradato dal Portogallo a conclusione dei suoi quattro giorni di fuga, oggi sono di scena i suoi avvocati. Ieri era stata la mamma a rivolgere un appello al presidente Napolitano attraverso un altro programma tivù. Alecci, incece, ha cercato di spiegare quello

che ha definito «il meccanismo mentale» di Corona. Secondo l’avvocato il fotografo non riteneva infatti che con il suo compratamento mettesse in atto un ricatto bensì era convinto di fare un favore all’interessato. «Lui pensava io faccio foto destinate alla pubblicazione e se le porto a un giornale di gossip me le pagano, allora nel caso si tratta di un amico gli dico piuttosto che vadano a finire pubblicate se le porto al giornale ti faccio un favore, se vuoi le acquisti tu», ha spiegato Alecci. Per Lucibello «in tutta questa vicenda l’aspetto che suscita maggiori perplessità è l’inspiegabile disparità di trattamento tra un Tribunale e l’altro e la circostanza che, pur applicando le stesse norme di diritto, i Giudici siano giunti a sentenze così diverse».

s.bartolini

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