In un altro paese Silvio Berlusconi non esisterebbe

Sento quotidianamente con disgusto le dichiarazioni di un ex Presidente del Consiglio, condannato in via definitiva, che pontifica ora contro i Magistrati che lo avrebbero condannato ingiustamente, ora contro il Presidente della Repubblica ed il presunto “complotto” ai suoi danni che lo ha costretto alle dimissioni. “Quousque tandem Berluscone abutere patientia nostra?” (Fino a quando Berlusconi abuserai della nostra pazienza?) direbbe Cicerone. In altri paesi dell’U.E. un simile personaggio sarebbe stato da un pezzo emarginato dalla politica e interdetto perpetuamente dai pubblici uffici.

Ma siamo in Italia, che un “paese normale” non è. E che con i buchi nelle scarpe continua a sfornare progetti megalomani come l’Expo, con l’illusione di un ritorno economico che, se pur ci sarà, sarà minimo, mentre per ora le spese sono folli anche per l’ingordigia di imprenditori e di personaggi senza scrupoli disposti a pagare fior di tangenti pur di fregare i concorrenti più onesti. Impariamo piuttosto dalla Germania e da altri paesi civili a far funzionare meglio e con costi minori la Politica e soprattutto a rendere più rapida ed efficiente la Giustizia, varando quelle Riforme che da anni invano si attende il Popolo Italiano.

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