Tocca ripetersi: capita spesso al Segnalaci Varese. Capita perché il degrado è una macchia difficile da lavare o un’erbaccia difficile da estirpare: resiste o ricresce, a volte per colpa del lassismo e dell’incompetenza delle amministrazioni, altre per la maleducazione e l’inciviltà della gente. È il caso di oggi, quello che ci costringe a ritornare tra Masnago e Varese a due mesi di distanza dalle precedenti segnalazioni.
Via Cernuschi è tornata a essere una discarica a cielo aperto. Diverse volte, nel gennaio scorso, avevamo scritto di questa breve strada che si inerpica sulla collina, considerata da alcuni abitanti della zona (sarà poi così?) come luogo per disfarsi dei propri rifiuti ingombranti, in barba al regolamento comunale che prescrive ben altre modalità. Aspem aveva ripulito, ora ci risiamo.
Lo fa notare un nostro lettore: «Anche oggi, 4 aprile 2015, in via Cernuschi a Varese, sotto il bellissimo salice piangente sono spuntati un argenteo televisore e un lavapavimenti – ci scrive – All’accattivante vista dei passanti, essi si aggiungono ad un meraviglioso specchio di 2 metri: quest’ultimo, purtroppo, ora è coricato sul terreno, mentre prima era stato messo in verticale in modo che ci si poteva specchiare».
«In questo luogo – di tanto in tanto pulito dagli operatori di Aspem, sollecitati con varie telefonate – spuntano sempre nuovi capolavori. Dopo domani passerò ancora per vedere se ci troverò anche un grande uovo di cioccolato pasquale, li abbandonato».
L’ironia addolcisce la pillola fino a un certo punto: le foto allegate dal cittadino hanno il sapore amaro di un degrado ostinato e menefreghista e poco aggiungono alla puntuale descrizione testuale.
In via Cernuschi le possibilità sono due: o non si conoscono le regole di esposizione degli ingombranti, o – nella peggiore ma più verosimile delle ipotesi – esse vengono bypassate allegramente. Tentiamo di ribadire il decalogo del buon utente già riportato nel recente passato. Chiunque abbia l’esigenza di disfarsi di materiale ingombrante non deve metterlo fuori dalla propria abitazione come se niente fosse: Aspem non è tenuta a ritirarlo.
Il regolamento comunale prevede due possibilità: o conferirlo personalmente in discarica oppure, ancora meglio, chiamare l’azienda allo 0332/290353. In questo caso si parla con un operatore, fissando un appuntamento e le modalità di esposizione; gli addetti vengono a domicilio il giorno prefissato e ritirano, gratuitamente, il tutto.
Semplice, no? Secondo: quando Aspem andrà a ripulire la zona, farà un intervento fuori budget, quindi a danno della collettività. Le discariche improvvisate le paghiamo ogni volta tutti noi, sotto forma di tasse che già non sono simpatiche da adempiere per nessuno.
Giova ricordarlo, anche fosse solo per montare un po’ di rabbia verso chi se ne sbatte delle norme.
“Segnalaci Varese” è l’iniziativa di caccia al degrado e ai disagi che consente al lettore
di collegarsi all’indirizzo email www.segnalacivarese.it e indicare l’obbrobrio in cui
è incappato, fissando il punto sulle cartine delle città. Alcune segnalazioni verranno pubblicate mercoledì e sabato. Puntate speciali saranno programmate anche durante la settimana.