Incendiò la casa per vendetta Condannato a quattro anni

LUINO Condannato a quattro anni per avere dato fuoco alla palazzina nella quale viveva, in via Copelli 29/D a Voldomino: Tiziano Casaluce, 49 anni, autista di bus, è stato giudicato ieri mattina in tribunale a Varese con rito abbreviato. Difeso dall’avvocato Corrado Viazzo, aveva comunque reso già ampia confessione subito dopo l’arresto, avvenuto il giorno stesso del rogo, il 3 novembre scorso, dopo una breve fuga. Peraltro, la procura (pm Massimo Baraldo), aveva raccolto elementi che provavano anche la premeditazione del suo gesto: tre taniche di benzina, acquistata il giorno prima in un distributore della zona, con la quale aveva innescato l’incendio in tre punti diversi. E poi, il tubo flessibile del gas staccato dopo aver aperto il rubinetto dell’alimentazione. Aveva rischiato lui stesso di rimanere ferito, riportando ustioni al cuoio capelluto e alle mani. Nei giorni precedenti aveva anche

iniziato a trasferire in un altro appartamento preso in affitto diversi oggetti personali e i beni di valore. Nell’auto, poi, prima di darsi alla fuga dopo l’esplosione aveva fatto in tempo a caricare valigie di vestiti e borse di altra roba sottratti preventivamente alle fiamme. Un gesto estremo, che ha rischiato di mettere a repentaglio la vita di altre quindici persone, quelle che abitano nella stessa palazzina, sorprese all’alba dalla deflagrazione e dalle fiamme che ben presto si sono stese a tutto l’edificio, mettendo fuori uso tre appartamenti, a lungo non più agibili. Una strage sfiorata, insomma. Casaluce viveva lì dal settembre dell’anno prima. Ma i rapporti con il proprietario si erano fatti tesi. Dissapori legati  forse alla pigione per l’affitto. Fatto è che lui, incensurato, e forse accecato dal livore, ha voluto vendicarsi, ed ha architettato quel botto clamoroso.

b.melazzini

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