Incendio su una nave davanti a Lisanza: simulazione sul Lago Maggiore per testare i soccorsi

A due anni dal tragico naufragio della “Goduria”, una maxi esercitazione mette alla prova la macchina dei soccorsi.
Simulato un incendio a bordo della motonave Topazio, con oltre cento “feriti” evacuati e curati.

Un finto incendio, ma un test molto reale.
Nel tardo pomeriggio di martedì 28 maggio, lo specchio d’acqua davanti alla spiaggia del Pirolino, sul Lago Maggiore, ha ospitato una complessa esercitazione di emergenza. A simulare l’incidente, un incendio a bordo della motonave Topazio, nave della Navigazione Lago Maggiore, con passeggeri a bordo, alcuni dei quali dichiarati “feriti” nell’ambito dello scenario ricreato.

Lo scenario scelto non è casuale: la località di Lisanza, poco distante, fu teatro esattamente due anni fa – il 28 maggio 2023 – del tragico naufragio della barca “Goduria”, travolta da una tromba d’aria, che costò la vita a quattro persone, tra cui agenti dei servizi segreti israeliani.

Questa volta, però, si è trattato di una simulazione organizzata dall’Università del Piemonte Orientale di Novara, dalla Prefettura e dal Comune di Dormelletto, in collaborazione con Crimedim, il Centro di ricerca e formazione in medicina dei disastri, assistenza umanitaria e salute globale.

Dalla nave alla spiaggia: evacuazione e pronto intervento
L’incendio, puramente simulato, ha richiesto l’evacuazione dei passeggeri verso la spiaggia del Pirolino, dove è stato ricreato un punto di primo soccorso. I “feriti” più gravi sono stati trasportati in un ospedale da campo dell’esercito, allestito per l’occasione nell’ex campo sportivo di Dormelletto.

Le operazioni hanno coinvolto oltre cento comparse nei panni delle vittime, oltre a decine di soccorritori, militari, forze dell’ordine, volontari della protezione civile e operatori sanitari.

Un banco di prova per i protocolli di emergenza
Per gli organizzatori, l’obiettivo era chiaro:
«Questa esercitazione ha rappresentato un’importante opportunità per testare l’efficacia della filiera dei soccorsi e i protocolli S.A.R. (Search and Rescue), sotto il coordinamento della guardia costiera e il supporto congiunto di polizia, vigili del fuoco e forze ausiliarie. Tutti soggetti che operano regolarmente nelle acque del Lago Maggiore».

Sulla spiaggia, oltre a diverse autorità locali, anche circa un centinaio di cittadini curiosi, attratti dal realismo delle operazioni. I lavori si sono protratti fino alla sera, a chiusura di una giornata densa, ma cruciale per la preparazione di chi ogni giorno garantisce la sicurezza sul lago.

Una simulazione, sì. Ma con l’obiettivo molto reale di essere pronti quando davvero conta.