«Ho letto con grande soddisfazione l’articolo de “Il Giornale” dove si dice che “la Cupola” cerca la Lega attraverso il presidente della commissione Sanità Fabio Rizzi, ma questo (Rizzi) non capisce e non ci sente! Finalmente dalle intercettazioni emergono anche i galantuomini, di cui emerge l’onestà assoluta e la ferrea volontà di far Politica, ormai da vent’anni, per amore del proprio territorio e della propria gente, non per interessi personali, di fatto senza neppure lontanamente prendere in considerazione i cosiddetti “affari”».
Così il leghista Fabio Rizzi, presidente della commissione Sanità regionale, commenta le intercettazioni relative all’indagine su Expo e sanità lombarda pubblicate ieri da un quotidiano nazionale.
Tutto questo dopo l’inchiesta che ha colpito al cuore il sistema Expo e ha scoperchiato anche la ragnatela che vedrebbe coinvolti i vertici della sanità lombarda: cene, convegni, telefonate (i magistrati ne hanno contate quasi tremila) e tre direttori generali di Asl sotto inchiesta.
Anche il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, a margine del maxi raduno di Coldiretti, tenutosi mercoledì al Centro Congressi di Milano e al quale ha presenziato, è entrato in merito ai nuovi sviluppi delle indagini in corso, annunciando la volontà di fare chiarezza. «La Regione ha preso una decisione importante, quella di sospendere tre direttori generali, pesantemente coinvolti nell’inchiesta, per dare il segnale che, fatta salva la presunzione di innocenza, quando ci sono elementi così gravi noi interveniamo. Siamo intervenuti, abbiamo sospeso questi tre direttori, abbiamo nominato i commissari».
Il Governatore lombardo, inoltre, ha aggiunto che il Pirellone proseguirà su questa strada. «Io pretendo la totale trasparenza. In più faremo la riforma del sistema socio-sanitario lombardo, la guiderò io, e la concentrazione di tutti gli appalti in un’unica stazione appaltante per evitare il rischio di contaminazioni, infiltrazioni e pressioni. Questa è la grande riforma che voglio completare entro la fine di quest’anno».
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