Incidenti stradali, una lunga scia di sangue: i dati dopo la tragedia di Roma con 5 ragazzi morti

Avevano tra i 17 e 21 anni i giovani che hanno perso la vita alle porte della capitale ribaltandosi a bordo di una 500. Bilancio pesante nel 2022 e nei fine settimana del nuovo anno si contano già 85 vittime. I numeri e il commento di Aspas

MILANO – “Un’altra terribile tragedia in questo fine settimana. Cinque ragazzi hanno perso la vita in un incidente avevano tra i 17 e i 21 anni. Erano in sei nell’auto. La scia di sangue non si ferma. Manca una cultura della sicurezza, ormai sgualcita rispetto alla comunicazione dei decenni precedenti. Sono calate a picco negli ultimi dieci anni le pattuglie sulle strade, anche di notte”. E’ il commento dell’Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale) all’incidente stradale avvenuto alle porte di Roma.

Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Asaps (novembre 2022), è aumentata in maniera significativa la mortalità stradale in Italia: le stime ACI-ISTAT – relative ai primi sei mesi del 2022 – hanno evidenziato rispetto allo stesso periodo del 2021 un incremento, di incidenti con lesioni (+24,7%), vittime (+15,3%) e feriti (+25,7%). Dal 1° gennaio al 30 giugno 2022 81.437 incidenti hanno causato 1.450 morti e 108.996 feriti: in media 450 incidenti, 8 morti e 602 feriti ogni giorno. L’aumento delle vittime del 2022 si è registrato, in modo particolare, su strade extraurbane (+20%) mentre è stato più contenuto su strade urbane (+11%) e autostrade (+10%).

Sempre Aspas comunica che sono già 85 i morti sulle strade italiane nei fine settimana, dall’inizio dell’anno. L’Osservatorio dell’associazione, che considera, come il servizio Polstrada, le vittime nelle 72 ore dalla mezzanotte del venerdì alle 24 della domenica, segnala 16 morti nel weekend 30 dicembre-1 gennaio, 21 tra il 6 e l’8 gennaio, 25 tra il 13 e il 15 gennaio, 17 tra il 21 e il 23 gennaio, a cui si aggiungono i cinque ragazzi di Roma. “La scia di sangue non si ferma. Manca una cultura della sicurezza, ormai sgualcita rispetto alla comunicazione dei decenni precedenti. Sono calate a picco negli ultimi dieci anni le pattuglie sulle strade, anche di notte”, commenta il presidente Asaps, Giordano Biserni.