Nuova Delhi, 13 mag. (Apcom) – La lunga ed estenuante battaglia elettorale indiana arriva alla sua conclusione oggi con la quinta e ultima tornata di voto che interessa oltre 107 milioni di elettori chiamati a scegliere i restanti 86 seggi della Camera Bassa o Lok Sabha. Si chiude così il sipario su una campagna elettorale che non ha visto grosse sorprese e che è stata dominata dallo scontro frontale tra il partito al potere del Congresso e dall’opposizione indu nazionalista del Bjp (Bharatiya Janata Party o Partito del Popolo Indiano).
Sabato prossimo sarà la volta dello spoglio delle schede
elettroniche e inizierà quella che molti chiamano la “sesta fase”
decisiva per formare la nuova coalizione di governo di questa
quindicesima legislatura. Siccome è molto probabile che nessuno
dei due partiti principali – che si trovano a testa a testa nei
sondaggi – riuscirà a conquistare la maggioranza assoluta dei 543
voti dell’assemblea, saranno i “partitini” regionali a fare la
parte del leone scegliendo da che parte stare. Le cosiddette
alleanze “pre elettorali” non sembrano essere molto affidabili in
India e quindi tutti i giochi e gli scenari sono attualmente
aperti. La caccia agli alleati è già iniziata in questi giorni in
cui Congresso e Bjp stanno intessendo complesse trame politiche
per attrarre i leader degli stati più influenti come il popoloso
stato settentrionale Uttar Pradesh, il vicino Bihar e il
meridionale Tamil Nadu.
Proprio il Tamil Nadu, dove vivono 80 milioni di tamil, va al voto oggi con gli occhi puntati al vicino Sri Lanka dove è in corso la brutale offensiva dell’esercito cingalese che sta causando centinaia di vittime tra la minoranza tamil nel Nord-Est dell’isola. I due principali partiti regionali, che da decenni dominano la politica del Tamil Nadu, hanno promesso di sostenere la causa dei tamil dello Sri Lanka, anche se non appoggiano apertamente il movimento separatista armato delle Tigri Tamil, responsabile dell’uccisione dello statista
Rajiv Gandhi, marito di Sonia, la leader del Congresso. Sempre oggi andrà al voto anche il collegio elettorale di Varun Gandhi, il nipote “ribelle” di Indira Gandhi, uno dei protagonisti più vivaci di questa campagna per le sue sortite nazionaliste contro i mussulmani che gli sono costate anche la galera. Il giovane Gandhi si è candidato nelle file del Bjp nella circoscrizione di Philibit, in Uttar Pradesh e si oppone al suo più famoso cugino Rahul, che si sta preparando a raccogliere l’eredità politica della dinastia Nehru-Gandhi.
Mgc
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