Induno Olona, finto vigile truffa coppia di anziani. La Polizia locale invita a diffidare

Un reato odioso che continua a fare vittime tra le persone anziane alle quali vengono sottratti oggetti di valore da persone che si introducono con l'inganno nelle loro case (Foto generica di archivio)

INDUNO OLONA – Ancora un furto di preziosi a danno di anziani nel territorio del varesotto, messo a segno da persone che si introducono in casa di anziani, fingendosi vigili, tecnici di società di distribuzione, impiegati di Enti pubblici. Nell’ultimo caso, registrato a Induno, è stato usato il pretesto del controllo sull’acqua per timore di contaminazione, da parte di un finto vigile urbano. Vittime una coppia di ottantenni, ai quali sono stati sottratti i gioielli. La Polizia locale ha quindi deciso di diffondere una nota per avvisare dei rischi legati a far entrare in casa sconosciuti,

sol perché si presentano come dipendenti pubblici o tecnici. “Segnaliamo nuovamente il pericolo rappresentato da questo reato odioso, che colpisce i nostri nonni, che sono il punto di riferimento delle nostre famiglie e della nostra società. Alle nonne ed ai nonni diciamo: il cancello e il portone non si aprono agli sconosciuti. Tanto meno la porta di casa. Un funzionario del Comune o delle Poste, un incaricato dell’INPS o dell’INAIL, un tecnico del gas o della luce non si presenta a casa vostra senza preavviso – viene sottolineato nella nota – e non compete a lui la riscossione di bollette e il controllo dei pagamenti. Se quanto vi dicono al citofono non vi convince avete tutti i diritti di contattare l’azienda da cui dicono di dipendere. In ogni caso, se non siete sicuri dell’identità di chi vi chiede di entrare, non aprite e avvisate subito i vostri cari, figli, nipoti, vicini. A figli, nipoti, amici di persone anziane diciamo: in questi casi, l’aiuto più efficace che potete dare ai vostri cari consiste nel ricordare loro, anche con una certa frequenza, che esiste questo pericolo e che possono utilizzare quelle poche precauzioni che abbiamo indicato. Inoltre, chiamare il numero d’emergenza 112 quando si nutrono sospetti su chi insiste per entrare in casa, anche se in modo gentile, non costituisce affatto un disturbo per chi vi risponde, perché si tratta di persone preparate e sensibili che – conclude la nota diffusa anche sui social – sono lì per aiutarvi”.