Infermieri dall’Uzbekistan, Fontana: “Garantiamo cure, senza mettere a rischio la sicurezza”

Il tema della carenza di personale sanitario rimane centrale nella discussione pubblica, e la Regione Lombardia cerca così di bilanciare necessità immediate con progetti di medio-lungo termine (foto d'archivio)

MILANO – In un post pubblicato nelle ultime ore sui social, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è intervenuto sulla questione dell’arrivo di infermieri stranieri, in particolare provenienti dall’Uzbekistan, per fronteggiare la carenza di personale sanitario nella regione.

“Capisco le preoccupazioni espresse da operatori sanitari, cittadini e famiglie – ha scritto Fontana –. La verità è semplice: in Lombardia mancano infermieri, e come presidente ho il dovere di garantire cure a tutti.” Di fronte a questa situazione, Fontana ha spiegato che la Regione ha attivato collaborazioni internazionali come misura temporanea, in attesa di soluzioni strutturali a livello nazionale.

Il presidente ha voluto rassicurare tutti sottolineando che gli infermieri stranieri saranno sempre affiancati da tutor esperti e che frequentano corsi di lingua italiana per assicurare una comunicazione efficace con pazienti e colleghi. “Non viene messa a rischio la sicurezza dei pazienti”, ha specificato.

Parallelamente, Fontana ha annunciato che sta lavorando per ottenere l’autonomia differenziata con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative, aumentando gli stipendi e valorizzando i professionisti sanitari lombardi.

“Servono riforme vere, non soluzioni tampone”, ha concluso il governatore, promettendo di continuare a lavorare con serietà, ascolto e trasparenza, aggiornando la cittadinanza passo dopo passo.

Il tema della carenza di personale sanitario rimane centrale nella discussione pubblica, e la Regione Lombardia cerca così di bilanciare necessità immediate con progetti di medio-lungo termine per rafforzare il sistema sanitario locale.