Inquinamento indoor: una minaccia silente per la nostra salute e il nostro benessere

Così come quello che mangiamo, anche quello che respiriamo condiziona il nostro organismo. Ogni giorno arriviamo a respirare fino a 500 litri d’aria contenenti milioni di microparticelle

Vivere in un ambiente dove la qualità dell’aria è buona vuol dire vivere meglio. Questo è il fulcro nella nostra rubrica, imparare a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

Ognuno di noi respira ogni ora fino a 500 litri d’aria, ogni litro contiene milioni di microparticelle fra le quali sono spesso presenti sostanze inquinanti e pericolose, pressoché o del tutto invisibili in condizioni normali.
Esattamente come quello che mangiamo, anche quello che respiriamo condiziona il nostro organismo.
L’ossigeno è vita e costituisce il carburante per il nostro corpo. Il cibo lo vediamo e possiamo sceglierlo, l’aria no; per questo risulta difficile avere una percezione delle sostanze che vi si trovano all’interno.
Siamo parte di questo pianeta, siamo il cibo che mangiamo, siamo l’acqua che beviamo, siamo l’involucro in cui viviamo, siamo ciò che respiriamo. Al giorno inaliamo fino a 10.000 litri di aria che possono incrementare notevolmente in funzione dell’attività fisica e dell’età.

L’inquinamento deve essere la “prima etichetta” che dobbiamo imparare a leggere. In quanto le particelle presenti nell’aria penetrano con facilità nella circolazione sistemica che ha lo scopo di veicolare le sostanze nei tessuti del nostro organismo come ad esempio l’ossigeno trasportato grazie al forte legame con l’emoglobina. L’aria passa quindi attraverso la faringe, la laringe, la trachea per poi raggiungere i bronchi, i bronchioli ed infine gli alveoli dove avvengono gli scambi gassosi grazie allo stretto contatto con i capillari. Gli alveoli cedono l’aria inspirata dall’ambiente in cui siamo immersi, al flusso sanguigno ovvero al torrente circolatorio e viene veicolata a tutti i tessuti del nostro corpo.

In pochissimo tempo potremmo inspirare sostanze dannose per il nostro organismo e, data la loro ridotta dimensione, risulta sempre più difficile fermare il loro ingresso nel corpo da parte dei “filtri” di cui siamo dotati, ovvero delle ciglia vibranti presenti nelle cavità nasali che muovendosi in sincrono respingono all’esterno parte del particolato che inaliamo e il muco che imprigiona tali sostanze nelle prime vie respiratorie.

L’aria che respiriamo dall’ambiente esterno arriva quasi direttamente nel sangue e nei nostri tessuti, è facile comprendere come questa sia fondamentale per la nostra salute e come possa essere la causa responsabile di differenti patologie.

Fonte: Patrick J. Lynch, medical illustrator – Patrick J. Lynch, medical illustrator.. Creative Commons Attribution 2.5 License 2006

Rispetto agli adulti i bambini sono maggiormente esposti all’inquinamento per unità di peso in quanto ad esempio mangiano, bevono e respirano in maggiori quantità, hanno una differenza di composizione corporea di acqua e tessuto adiposo che incrementa l’assorbimento di alcune sostanze chimiche, come ad esempio le diossine, poco o nulla solubili in acqua, ma più solubili nei grassi, dove tendono ad accumularsi. Anche un’esposizione prolungata a livelli minimi di diossine può recare un danno.

Nel complesso gli effetti sulla salute associati ad una cattiva qualità dell’aria possono essere classificati in:

  • Sindrome da sensibilità chimica multipla
  • Sindrome dell’edificio malato
  • Malattie associate agli edifici che possono portare ad avere disturbi a:
    • apparato respiratorio (patologie irritative, ostruttive, restrittive e tumorali)
    • apparato cardiovascolare
    • cute e mucose
    • sistema nervoso
    • sistema immunologico
  • Malattie criptogeniche ovvero di origine ignota probabilmente associate alla qualità dell’aria e alla presenza di particolato aerodisperso

Per questi motivi, nel 1998 è stata istituita dal Ministero della salute una Commissione Indoor, commissione tecnico-scientifica col compito di elaborare proposte d’intervento in materia di inquinamento indoor e che ha pubblicato il Rapporto denominato “la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati” e il “programma Nazionale di prevenzione degli ambienti indoor” oltre ad un programma specifico per la scuola. Documento ripreso dall’Accordo Stato-Regioni del 27/09/2001 tra il Ministero della salute, le regioni e le province autonome, che successivamente ha portato all’integrazione del tema inquinamento indoor nel Piano Sanitario Nazionale 2003-2005. Si cita testualmente “anche la qualità dell’aria negli ambienti confinati ha ripercussioni per la salute, in particolare nei bambini, negli anziani e per persone già affette da alcune patologie”.

Ora che abbiamo una maggiore idea di come le particelle inquinanti nell’aria penetrino nel nostro organismo e quali possano essere gli effetti sulla salute, non resta che continuare a scoprire il mondo degli inquinanti anzi il nanomondo degli inquinanti e comprendere quali atteggiamenti e strategie adottare nella nostra vita quotidiana per migliorare il confort abitativo. Continuate allora a leggere questa rubrica, appuntamento alla prossima settimana.

Erica Dalsass – esperto in interventi di risanamento