Inseguimento da film a Gallarate: fermato ecuadoregno con braccialetto elettronico e senza assicurazione

L’uomo ha tentato la fuga contromano per evitare un controllo: aveva precedenti e potrebbe essere stato armato. Decisivo l’intervento della polizia locale.

Una fuga spericolata per sfuggire al controllo della polizia locale, a bordo di un’auto senza assicurazione e con un braccialetto elettronico al polso. È finita questa mattina, 12 luglio, in via Marsala, l’ennesima corsa pericolosa sulle strade di Gallarate, con l’arresto di un cittadino ecuadoregno di circa trent’anni, già noto alle forze dell’ordine.

L’episodio è avvenuto intorno alle 10, quando il sistema automatico di lettura targhe ha segnalato una vettura priva di copertura assicurativa. Gli agenti hanno intercettato il veicolo in largo Risorgimento, dove il conducente – a bordo con una donna – ha ignorato l’alt, imboccando una rotonda contromano per poi dirigersi a tutta velocità verso via Marsala.

La fuga è durata pochi minuti, bloccata dal traffico. Quando gli agenti lo hanno raggiunto, il fuggitivo ha opposto resistenza fisica, venendo però rapidamente immobilizzato e arrestato. Nessun ferito tra gli operatori. Sono in corso verifiche sulla validità della patente di guida e su un possibile possesso di armi: l’uomo potrebbe avere avuto con sé un’arma da taglio, ma sarà la perquisizione a chiarirlo.

Il mezzo è stato sequestrato e con ogni probabilità sarà confiscato. Il trentenne è stato denunciato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e deferito all’autorità giudiziaria.

Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, che ha espresso il proprio plauso agli agenti, sottolineando:

«Complimenti alla polizia locale per l’ottimo arresto. Ancora una volta si tratta di uno straniero che non avrebbe dovuto essere in circolazione e che ha scelto di mettere in pericolo la vita dei gallaratesi. Senza integrazione, rimane solo la strada della remigrazione».

Anche l’assessore alla Sicurezza, Germano Dall’Igna, ha lodato l’operato del comando:

«Ringrazio il personale di via Ferraris per la presenza costante sul territorio. I controlli ci sono: ora serve inasprire le pene a livello nazionale».

L’episodio conferma l’importanza della rete di sorveglianza automatica, sempre più determinante nelle attività di prevenzione e repressione dei reati su strada.